“ Come mi conosci? “
E’la domanda che Natanaele fa a Gesu’.
Il Maestro gli risponde che lo conosce perché “ lo aveva visto “ quando era sotto l’albero di fichi.
Ecco come Dio conosce me, conosce te, conosce ciascuno di noi.
Lui ci vede, è attento a tutti e sa se ognuno di noi è un uomo in cui c’è o non c’è falsità.
Cio’ è liberante in quanto ci fa comprendere che è inutile cercare di avere con Dio una relazione falsa, è inutile mostrarsi a Lui diversi da come siamo: ci rendiamo solo ridicoli perché Lui ci conosce.
Il Signore ci invita ad avere una relazione vera con Lui.
Il vero significato del secondo comandamento ( “ non nominare il nome di Dio invano “ ) è proprio questo: non essere falso con me, abbi con me una relazione vera, giocati tutto per me.
E’ questo che ci chiede il Signore.
Analizziamo quindi oggi il nostro modo di “ andare incontro a Gesu’ “.
Ci andiamo nella verità di noi stessi o fingendo di essere chi non siamo?
Se la risposta fosse la seconda, liberiamoci dei nostri schemi umani e mostriamoci a Lui per quel che siamo.
Ne nascerà una relazione autentica, meravigliosa.
Buona giornata e buona riflessione a tutti.