Il testo odierno inizia con “ un gioco di sguardi “.
I farisei osservavano Gesu’.
Gesu’ osservava i farisei e, nel far cio’, notava come “ sceglievano i primi posti “.
I primi posti.
Sono diventati un mantra.
Bisogna sempre essere i primi, i migliori e, pur di riuscire in cio’, si è disposti a tutto, al compromesso, all’inganno, al tradimento.
Si sprecano energie e tempo per la brama di primeggiare.
Qoelet direbbe “ vanità della vanità “.
Passa velocemente la scena di questo mondo e, se perdiamo il nostro tempo a cercare di primeggiare tra gli uomini, quando saremo al cospetto di “ colui che ci aveva invitato alla sua mensa “ questi ci dirà: “ cedi il posto a chi è stato piu’ degno e vatti a mettere all’ultimo posto “.
E tutta la nostra “ vanagloria “ sparirà per sempre!!!
Viceversa, se su questa terra ti riconosci piccolo, umile, amato da Dio e, nella tua piccolezza, impieghi il tuo tempo a fare cio’ che puoi e sai fare a servizio dei fratelli, non sarai certamente invitato ai “ banchetti dei potenti “ ma, quando sarai al cospetto del Padre, quest’ultimo ti troverà “ piu’ degno “ di chi ha sprecato la sua vita a caccia del primo posto e ti farà passare dinanzi a lui dandoti ONORE.
Chiediamoci pertanto oggi: aspiriamo ai primi posti sulla terra o preferiamo che il Padre celeste, quando saremo al suo cospetto, ci darà, trovandoci “ degni “, il “ primo posto “?
A ciascuno, come sempre, la sua risposta.
Buona giornata e buona riflessione a tutti.
A cura di Fabrizio Morello
Foto: mia.