Gesu’ è a casa di un fariseo a pranzo.
Già questo elemento porta ad una prima riflessione.
Il Maestro non “ etichetta “, va da tutti, anche da chi sa….che ha “ secondi fini “ nell’invitarlo.
Cosi’ accade nell’episodio odierno ove si dice che gli altri “ farisei “ ospiti del padrone di casa “ stavano ad osservare Gesu’ “ che aveva, dinanzi a se’, un uomo malato di idropisia ( accumulo di liquido nei tessuti ).
In pratica…era stato preparato un vero e proprio “ tranello “ al Maestro.
Un fariseo lo invita a pranzo e, di proposito, gli fa incontrare, a casa sua, questo malato.
Diversamente non si spiegherebbe la presenza di quest’ultimo nell’abitazione di uno zelante “ fariseo “, uomo “ puro “, uomo “ osservante ed impeccabile “.
Va ricordato, infatti, che nella mentalità dell’epoca i “ malati “ erano tali perché se lo erano meritati con le loro azioni.
La “ malattia “ era la giusta conseguenza dei loro peccati.
Mai, quindi, un fariseo avrebbe fatto entrare un peccatore a casa sua.
Se c’era, era solo..per provocare Gesu’.
Il Mastro, che è…” piu’ scaltro di loro “…fa una domanda: “ E’ lecito o no guarire di Sabato? “.
Gesu’ li mette dinanzi alla loro ipocrisia, alla loro falsità.
Fà a loro una domanda che puo’ tradursi cosi’: “ Ditemelo voi, che siete bravi e perfetti, se è lecito guarire un uomo “.
Ma essi…” tacquero “.
Ecco cosa fanno i falsi, gli ipocriti.
Quando sono messi alle strette, quando sono smascherati, tacciono e, dentro di loro, accumulano ulteriore rabbia verso chi li ha sbugiardati.
Dinanzi al silenzio Gesu’ non si ferma e fa la cosa giusta, compiendo tutto il processo necessario alla guarigione di quell’uomo.
Fondamentali sono i gesti che fa Cristo con quella persona, perché sono quelli che fa con tutti noi quando…glielo consentiamo e non ci sentiamo “ belli e puri “ come i farisei.
LO PRESE PER MANO
Gesu’ si avvicina a quell’uomo, non lo fa sentire piu’ “ sbagliato “.
Sperimentare l’amore di Dio è il primo passo del nostro processo di guarigione.
LO GUARI’
Lo restitui’ cioè alla vita.
Gesu’ non lo guarisce solo dal male fisico ma lo redime.
Consente a quell’uomo, che si è lasciato prendere per mano, di iniziare una nuova vita senza essere schiacciato dal suo male, dal pre-giudizio che c’era su di lui.
LO CONGEDO’
E’ fondamentale questo passaggio.
Cristo lo congeda, gli dice: “ Adesso va, sei guarito, vai a testimoniare a tutti cosa puo’ la Parola di Dio, cosa puo’ la fede “.
Fratelli e sorelle, questo vale anche per noi.
Possiamo definirci “ guariti “ se annunciamo la bellezza di Cristo, che personalmente abbiamo sperimentato, a tutti.
Tutto parte però da un primo passaggio: “ Vuoi guarire? “ o pensi, come i farisei, di essere già sano?
A ciascuno la sua risposta.
Buona giornata e buona riflessione a tutti.
A cura di Fabrizio Morello
Foto: mia.