“ Con quale autorità fai queste cose “?
Tradotto significa: “ Come ti permetti “? “ Chi ti credi di essere “?
I potenti, i “ maestri del sacro “, chiedono a questo “ illustre sconosciuto “, a questo “ falegname improvvisatosi profeta “, a che titolo si permette di fare “ queste cose “.
Per cosa si erano arrabbiati?
Probabilmente, se non certamente, per aver osato Gesu’ “ rovesciare i tavoli dei cambiamonete e le sedie dei venditori di colombe “.
Dava fastidio perché intralciava il loro “ commercio del sacro “.
Non gli importava nulla di quello che diceva ma temevano che desse fastidio ai loro affari.
E cosi’, da veri ipocriti, dietro l’apparenza di “ tutela della legge “, di “ voler conoscere il titolo in base al quale si comportava cosi’ “, nascondono il loro marciume.
Non è la stessa cosa che accade anche oggi a chi cerca di mettersi al servizio del bene, a chi cerca di fare la volontà di Cristo condannando comportamenti ad essa contrari?
E’ cosi’
E accadrà anche a noi se vivremo in conformità del Vangelo.
Saremo odiati, cercheranno di cacciarci, di infangarci, di persuadere gli altri che anche noi abbiamo, come tutti, “ i nostri scheletri nell’armadio “ e, che, pertanto, “ non abbiamo l’autorità “ di contestare il loro operato.
Prepariamoci.
Non ci scoraggiamo.
Se restiamo saldi, come Gesu’, possiamo smascherare, dinanzi a tutti, l’ ipocrisia dei potenti.
“ Da dove veniva il Battesimo di Giovanni “?
Dinanzi a questa domanda esce fuori il loro marciume ed il loro trincerarsi dietro l’espressione: “ Non lo sappiamo “.
Non è vero che non lo sapevano.
Lo sapevano benissimo che veniva da Dio ma non potevano riconoscerlo per non perdere la loro “ falsa autorità “.
Facciamoci sempre instancabili portatori della Parola di Cristo e parleremo e vivremo sempre con “ vera autorità “.
Buona giornata e buona riflessione a tutti.
A cura di Fabrizio Morello
Foto: mia.