I discepoli erano in difficoltà, le onde “ si rovesciavano nella barca “, che era ormai piena, e Gesu’……dormiva!!!
Come somiglia questa storia alle nostre.
La “ barca “ della nostra vita sembra andare in rovina, le “ onde “, le preoccupazioni, i timori per il domani, per i nostri figli, per il lavoro, per la pandemia, per le malattie, ci assalgono…e Gesu’ dorme.
Anche noi, gridando, diciamo: “ Maestro, non t’importa che siamo perduti? “
E’ la classica frase che pronuncia chi “ non ha fede “.
Il sogno di Dio non è “ perderci “ ma…l’esatto contrario: “ Questa è la volontà di colui che mi ha mandato, che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma lo risusciti nell’ultimo giorno “ ( Gv 6, 39 ).
Gesu’ non vuole “ perderci “ ma “ salvarci “.
Per farlo ha però “ bisogno di noi “, ha necessità che noi abbiamo fede in Lui, che noi crediamo in Lui, cosi’ come ci dice il versetto successivo a quello appena citato del vangelo di Giovanni: “ Questa infatti è la volontà del Padre mio, che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; io lo risusciterò nell’ultimo giorno “.
Ma la domanda è questa: che significa credere in Cristo?
Significa “ prenderlo cosi’ come è “ nella barca della nostra vita, aderire integralmente a Lui, alla sua Parola.
Solo questa adesione totale ci donerà quella piena fiducia in Lui in tutte le “ tempeste “ che saremo chiamati ad affrontare.
In Lui potremo attraversarle certi che sarà al nostro fianco perché, come ci ha detto, il suo desiderio, che è quello del Padre, è che “ nessuno di noi si perda “.
Come si fa a non innamorarsi di Dio?
Buona giornata e buona riflessione a tutti.
A cura di Fabrizio Morello
Foto: mia.