“ Perchè i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi “?
La “ tradizione degli antichi “ era il “ totem “ dei farisei e degli scribi.
Si è sempre fatto cosi’ e bisogna perseverare, senza aprirsi minimamente alle novità.
Trincerarsi dietro il “ è sempre stato cosi’ “ porta ad uno sterile ritualismo, fatto dal succedersi di “ pratiche religiose “ sempre uguali a loro stesse, che non incidono minimamente sulla vita delle persone e che nulla hanno a che vedere con la fede.
E allora Gesu’ dice agli scribi e ai farisei e, oggi, a noi: IPOCRITI
E’ falso chi “ onora Cristo con le labbra “, recitando “ tante belle preghiere “, ma ha il “ cuore “ lontano dal Maestro.
Il cuore è “ l’interno “, è l’intimo, è quello che deve essere “ puro “ per poter realmente vivere “ una vita in Cristo “, per poter vivere “ una vita come quella di Cristo “.
“ Non c’è NULLA fuori dell’uomo che, entrando in lui, possa renderlo impuro “.
NULLA
L’esterno non può portarci all’ “ impurità “, al peccato, né deve essere un alibi per restare nel peccato.
Non è quindi l’esterno quello di cui dobbiamo preoccuparci in quanto cio’ che viene da fuori “ non entra “ nel cuore ma “ nel ventre e va nella fogna “, viene, cioè, espulso, cacciato via.
Cio’ che dobbiamo temere, invece, è il nostro interno, il nostro cuore.
Se questo è malato, allora il problema è serio perché questa malattia si trasformerà in azioni quali “ furti, omicidi, adulteri…”.
Cio’ che occorre è quindi una “ guarigione del cuore “ perché un cuore pulito produce azioni “ pure “, un cuore sporco produce azioni “ impure “, peccaminose.
Come si guarisce il cuore?
Mettendosi alla sequela del Maestro, frequentandolo e assumendo, a mano a mano, il suo “ come “.
Se il “ come essere “ di Cristo diventa, a mano a mano, il mio, la guarigione sarà compiuta e dal mio interno non usciranno più “ furti, omicidi, adulteri…” bensi’ “ pace, amore, serenità e concordia “.
Buona giornata e buona riflessione a tutti.
A cura di Fabrizio Morello
Foto: mia.