“ Gesu’ se ne ando’ sul monte a pregare e passo’ tutta la notte pregando Dio “.
Quando leggo questo passo del Vangelo il versetto introduttivo è sempre quello che mi colpisce di piu’.
In esso viene ripetuto due volte il verbo “ pregare “.
Cio’ denota l’importanza della preghiera.
Quello che mi colpisce ancora di piu’ è che chi prega è Gesu’.
Ma come, verrebbe da chiedersi.
Gesu’, che è Dio, ha bisogno di pregare il Padre e, addirittura di farlo “ per tutta la notte “?
A che gli serve questa azione?
Serve, innanzi tutto, a Lui, e, poi, serve come insegnamento per noi.
Serve a Lui per cementificare la relazione con il Padre.
Serve a noi come “ criterio guida “ per tutte le nostre scelte di vita.
Quando dobbiamo prendere una decisione tutti, ovviamente, pensiamo a quale sia quella migliore o piu’ utile per noi.
Ci ragioniamo.
Cerchiamo, con la mente, di fare la scelta giusta.
Gesu’ vuole invece dirci: quando devi decidere pensa ma, prima ancora, prega.
La preghiera ti aiuta a decidere facendo scelte conformi al Vangelo.
Questo, per un cristiano, è un criterio di discernimento imprescindibile.
Solo la preghiera assidua, lunga, incessante ( “ tutta la notte “ ) ci porta a fare la “ scelta giusta “, che, magari, a volte, se non sempre, non è quella “ piu’ comoda “ o “ piu’ conveniente “ ma è certamente quella “ migliore “ per la nostra vita.
Intensifichiamo, quindi, i nostri momenti quotidiani di preghiera prendendo esempio proprio da Gesu’, “ Maestro di Preghiera “.
Buona giornata e buona riflessione a tutti.
A cura di Fabrizio Morello
Foto: mia.