Fabrizio Morello – Commento al Vangelo del giorno, 28 Novembre 2021

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In questa prima Domenica di Avvento la liturgia propone un testo composto da due diversi stralci del capitolo 21 del vangelo di Luca.

Si leggono infatti, congiuntamente, i versetti 25-28 e i successivi 34-36, che, separatamente, sono stati proposti, i primi Giovedi’ scorso ed i secondi proprio ieri.

Trattasi di brani che “ annunciano “ il Regno e danno precise indicazioni sul come farsi trovare per “ poter comparire dinanzi al figlio dell’Uomo “.

“ Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di cio’ che dovrà accadere sulla terra “.

Gesu’ sembra quasi volerci spaventare ma, subito dopo, fa una strana affermazione: “ quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi ed alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina “.

Sembra assurdo quello che dice.

Gli uomini “ moriranno per la paura “ e voi…” risollevatevi ed alzate il capo perché la vostra liberazione è vicina “.

Se avrò paura, se starò per essere travolto dallo sconvolgimento degli elementi della natura, come potro’ credere che “ la liberazione è vicina “?

E’ qui è il primo grande messaggio.

Cristo mi/ti dice di “ non aver paura “ quando tutti gli altri “ avranno paura “.

Sta dicendo a me, a te, che se sarò/sarai stato fedele, non avro’/avrai nessun motivo di temere quando Lui verrà anzi, cio’ sarà per me/te fonte di gioia e la mia/tua liberazione “ sarà vicina “.

Ma come si fa a restare sempre fedeli a Lui, a non cedere al maligno che, quotidianamente, mi/ti insidia?

Con la vigilanza.

Vegliate “ dice Cristo.

Va bene: e, allora….un’altra domanda.

Come si fa a stare sempre svegli, vigili?

Esiste un’arma infallibile, e si chiama PREGHIERA

Solo la preghiera consente di “ restare svegli “, di “ essere attenti “ perché è dialogo, è relazione continua, è verifica costante della nostra vita con il Signore.

Chi prega è attento, è capace, perché ha assunto pienamente il modo di essere di Cristo, di fare rapidamente discernimento e, pertanto, di tenersi lontano da quelle situazioni che portano ad                     “ appesantire “ la sua anima.

Approfittiamo di questo prezioso tempo di Avvento per aumentare la nostra preghiera, per riportarla al centro delle nostre giornate.

Essa ci darà la forza “ di sfuggire a tutto cio’ che sta per accadere e di comparire dinanzi al Figlio dell’Uomo “.

Buona Domenica buon cammino di Avvento a tutti.


A cura di Fabrizio Morello

Foto: mia.