“ Maestro buono, cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna? “
E’ la domanda che rivolge a Gesu’ il “ tale “ del Vangelo di oggi.
Questo “ tale “ sono io, sei tu, è ciascuno di noi.
Tutti aneliamo, o, almeno, cosi’ dovrebbe essere per chi si reputa cristiano, alla Vita Eterna.
Tutti dovremmo quindi sentire il desiderio di fare la stessa domanda a Gesu’.
“ Osserva i comandamenti “.
Ecco la prima risposta all’interrogativo.
Ed ecco la prima verifica a cui siamo chiamati: li osserviamo tutti? Sempre?
In caso negativo, “ non diamo altro fastidio al Maestro “ e iniziamo a convertirci.
Ma, ammettiamo che, come quel tale, superiamo questo “ primo step “ e, con piena cognizione, affermiamo: “ Osservo i comandamenti fin dalla mia giovinezza “.
Bene.
Ci troveremo di fronte al “ secondo scalino “: “ va, vendi tutto quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo: e vieni e seguimi “.
Se osservare i comandamenti è la base imprescindibile per anelare alla vita eterna, il passo successivo e fondamentale è la sequela.
Che significa?
Che devo diventare povero? Che devo veramente privarmi di tutto cio’ che ho?
No, non è questo il significato.
“ Vendi tutto quello che hai “ significa non farti appesantire, non dare la priorità ai beni materiali, non farli divenire il tuo “ tesoro “, a cui doni il tuo cuore.
Cio’, infatti, ti impedisce una “ sequela libera “, facendoti camminare sempre con “ il freno a mano tirato “.
Per seguire Gesu’ non occorre essere “ poveri nella tasca “ ma essere “ poveri in Spirito “, cioè liberi, vuoti, disposti a farsi colmare da Cristo.
E’ la chiave per la Vita Eterna.
Sei rimasto “ sconcertato “?
Non preoccuparti.
Sei in “ buona compagnia “: anche i discepoli lo furono!!!
Valgano allora per te, per me, le stesse parole di Gesu’: “ Tutto è possibile a Dio “.
La sequela libera è possibile, è alla mia portata, è alla tua portata se…..veramente anelo/aneli alla Vita Eterna.
Buona giornata e buona riflessione a tutti.
A cura di Fabrizio Morello
Foto: mia.