Fabrizio Morello – Commento al Vangelo del giorno, 28 Aprile 2021

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LUCE.

Questo è Cristo.

Luce che illumina le tenebre della mia vita, luce che porta speranza nello sconforto, luce che mi dice che non tutto è tenebra ma chè c’è un bagliore che, se seguito, se fatto germogliare, è più forte del buio.

BUIO

E’ lo stato che connota, spesso, le nostre esistenze, soprattutto in questo periodo, ormai lungo, contrassegnato dalla pandemia.

Tutti stiamo vivendo una situazione di disagio; c’è chi ci ha rimesso la vita in un letto di ospedale senza lasciare questa terra con i suoi affetti vicino, c’è chi ha avuto padri, madri, fratelli, sorelle, figli portati via dalla pandemia, c’è chi ha perso il lavoro ed è disperato perché non sa come sbarcare il lunario, tutti siamo privi delle nostre relazioni e viviamo nella paura dell’altro, nel terrore del contagio.

E’ un tempo di forte buio, forse il tempo più duro per generazioni, come quelle attuali, che, per loro fortuna, non hanno conosciuto le guerre.

E’ facile, in questi tempi, cedere alla rassegnazione, pensare che è tutto finito.

E invece no.

Ci sono tracce di luce.

Luce è quel prete che, anche in questo tempo, continua a fare il doposcuola per i ragazzi più fragili, luce sono quei dottori che, nonostante i rischi, non esitano a visitare a casa i pazienti anziani affetti dal virus, luce sono i tanti volontari che persistono, incessantemente, a distribuire derrate alimentari a domicilio.

A queste tracce di luce dobbiamo affidarci.

Il volto di quel prete, di quel medico, di quel volontario, è il volto radioso di Cristo che ti dice: “ non temere, io sono la luce del mondo, io sono più forte delle tenebre “.

Impara a vedere i segni di luce che ti circondano.

Da essi si riparte, non dallo sconforto.

Sono i segni della presenza di un Dio vero, vivo ed operante nella storia di ciascuno di noi.

Chiunque crede in me non rimane nelle tenebre “.

Cristo è più forte delle tenebre.

Con Cristo puoi sconfiggere il buio.

Devi solo CREDERE IN LUI.

Buona giornata e buona riflessione a tutti.


A cura di Fabrizio Morello

Foto: mia.