Fabrizio Morello – Commento al Vangelo del giorno, 27 Novembre 2022

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Oggi, prima Domenica di Avvento di questo anno 2022, il tema del Vangelo e, in generale, di tutte le letture, è la “ vigilanza “ nell’attesa “ della venuta del Figlio dell’Uomo “.

Il testo di Isaia parla della “ visione “ che ebbe il profeta in ordine a quanto sarebbe accaduto alla fine dei giorni.

La lettera di San Paolo apostolo ai Romani ci dice chiaramente: “ è ormai tempo di svegliarvi dal sonno “.

Solo chi è sveglio puo’ vigilare.

Chi dorme…non sarà pronto al momento dell’arrivo del “ Figlio dell’Uomo “.

Il Vangelo inizia con “ scene di vita quotidiana “ ai tempi di Noè.

Gli uomini “ mangiavano, bevevano, prendevano moglie e prendevano marito fino al giorno in cui Noè entro’ nell’arca “ e NON SI ACCORSERO DI NULLA finché venne il diluvio e li travolse tutti: cosi’ sarà anche alla venuta del Figlio dell’Uomo.

Si potrebbe, superficialmente, pensare: ma che male stavano facendo gli uomini del tempo di Noe’?

Stavano semplicemente svolgendo le attività della vita quotidiana, cosi’ come continuano a fare gli uomini di tutti i tempi.

Ma analizziamo bene: mangiavano, bevevano, si sposavano ma….nella “ lista “ di cose, tutte legittime, di cui si “ pre-occupavano “, c’era un “ grande dimenticato “: LUI.

Ecco il rischio che corriamo.

Quello di correre, di farci travolgere dalle “ cose da fare “, e, cosi’ facendo, rischiamo di perderci l’essenziale, cioè la relazione con Dio e con gli altri, la preghiera.

Cio’ fa “ addormentare la nostra anima “ e, quindi, non ci rende piu’ vigilanti.

Non ci rendiamo conto che “ sprechiamo “ il tempo e le persone che Dio ci ha donato nel nome di un attivismo spesso senza senso.

Mi viene spontaneo allora farmi una domanda che ho letto in un commento di alcuni giorni fa del bravissimo Don Luigi Maria Epicoco e che mi ha fatto molto riflettere: “ Fino a quando potremo andare avanti senza accorgerci che certi modi di vivere e di scegliere possono diventare irreversibili?

Ecco, mi sembra proprio il quesito da porci oggi.

Utilizziamo quindi questo prezioso tempo dell’Avvento per poter meditare profondamente sulle nostre scelte di vita e per avere, finalmente, il coraggio di apportare quei cambiamenti necessari per non farci “ trovare impreparati “ al momento in cui il Figlio dell’Uomo busserà alla nostra porta.

Buona Domenica e buona riflessione a tutti.

A cura di Fabrizio Morello

Foto: mia.