“ State attenti “
“ Vegliate “
Sono gli inviti che il Signore ci fa oggi.
Insiste spesso, nei Vangeli, su questo tema.
Chi non è attento, chi non è perseverante, facilmente cade nella trappola del maligno e si lascia andare ad “ ubriachezze, dissipazioni “, che, dopo un attimo di illusorio piacere, non fanno nient’altro che appesantire le vite delle persone perché le portano lontano da loro stesse, dalla loro vera essenza, dal loro cuore.
L’unica arma che abbiamo per non cedere è la preghiera.
La preghiera consente di “ restare svegli “, di “ essere attenti “ perché è dialogo, è relazione continua, è verifica costante della nostra vita con il Signore.
Chi prega è attento, è capace, perché ha assunto pienamente il modo di essere di Cristo, di fare rapidamente discernimento e, pertanto, di tenersi lontano da quelle situazioni che portano ad “ appesantire “ la sua anima.
Aumentiamo quindi la nostra preghiera e….diverremo preghiera; cio’ ci darà la forza “ di sfuggire a tutto cio’ che sta per accadere e di comparire dinanzi al Figlio dell’Uomo “.
Buona giornata e buona riflessione a tutti.
A cura di Fabrizio Morello
Foto: mia.