Ieri avevamo visto che โ Satana entrรฒ in Giuda โ.
Il peccato lo aveva talmente accecato che arrivoโ a โ vendersi โ quel Maestro che per tre anni aveva seguito.
Ecco lโoscuritร , il male, a quali abissi conduce: anche la vita delle persone care non importa piuโ, si รจ disposti a tradire e a far uccidere qualcuno โ per trenta denari โ, cioรจ per pochi spiccioli.
โ Sono forse io Signore? โ
Eโ questa la โ domanda bomba โ contenuta nel testo di oggi.
Spesso, infatti, leggendo questa pagina, puoโ sembrare che a noi non dica nulla.
Non sono io Giuda, non sono stato io a tradire Gesuโ, che cโentro io con questa storia?
Un attimo.
Ma รจ proprio vero cheโฆโ non ho mai tradito Gesuโ โ?
Eโ lโesame di coscienza che sono chiamato a farmi.
Se sarรฒ onesto scoprirรฒ che sono molto piuโ vicino di quanto creda al โ fratello Giuda โ.
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E allora questa pagina ha qualcosa da dire anche a me; mi dice: non sentirti mai โ bravo, buono e bello โ perchรฉ non lo sei, anche tu ti sporchi, anche tu scendi a compromessi, anche tu tradisci Dio.
Cosa fare per rimediare?
Chiedere perdono e ricominciare.
Lโuomo รจ fragile, lโuomo รจ limitato, e questo Gesuโ lo sa e non se ne preoccupa, tanto รจ vero che si sceglie i dodici tra persone che certo non godono di โ ottima fama sociale โ.
Se quindi sono un โ traditore โ non devo spaventarmi, perchรฉ sono un โ malato amato โ cosiโ come lo era Giuda.
Il mio impegno deve essere solo quello di riconoscermi malato e, ogni giorno, rivolgermi al Signore con la famosa preghiera del pubblicano: โ Abbi pietร di me che sono un peccatore โ.
Questo atto di umiltร mi consente di ripartire sempre nella certezza di essere stato perdonato dal Padre.
Buona giornata e buona riflessione a tutti.