E’, in estrema sintesi, quello che ci dice la odierna pagina evangelica.
Guarisce a volte con la Parola ( “ Va, avvenga per te come hai creduto “; “ scaccio’ gli spiriti con la Parola “ ), a volte entrando in contatto con le persone ( “ le tocco’ la mano “ ), a volte a richiesta di parte ( “ di soltanto una parola “, “ gli portarono molti indemoniati “ ), a volte di sua iniziativa ( “ vide la suocera di Pietro che era a letto “ ), ma, quel che conta, è che GUARISCE perché è il suo compito, è il motivo per cui è stato mandato dal Padre e si è fatto uomo: “ prendersi le nostre infermità e caricarsi delle malattie “.
La lettura di questa pagina ci invita quindi a non avere paura ma fede, cioè fiducia in Cristo, a cui possiamo portare le nostre infermità, i nostri limiti, i nostri peccati, certi che lui ci guarirà e non ci condannerà perché, come ci dice in un’altra pagina ( Gv 12, 47 ), “ non sono venuto per condannare il mondo ma per salvarlo “.
Sta a noi credere che lui GUARISCE, essere certi che è l’unico che ha questo potere che, spesso, vanamente, riconosciamo ad altri ( medici, psicologi, o, peggio ancora, ciarlatani travestiti da pseudo-veggenti ).
Chi ha fede in lui, come il centurione, sa che basta solo una sua Parola per essere salvati.
Una sua Parola significa anche la lettura di un brano della Scrittura ove, se i nostri cuori ed i nostri orecchi sono allenati all’ascolto, si può cogliere quella Parola di Salvezza che, in quel momento, è rivolta solo a noi.
Affidiamoci quindi a lui, nostro Redentore e Salvatore, e saremo, certamente, guariti.
Buona giornata e buona riflessione a tutti.