Devo dire che ogni qual volta leggo questo Vangelo mi terrorizza il pensiero, quando sarà il mio momento di trovarmi faccia faccia con il Signore, di poter sentirmi dire: “ Non so di dove sei “.
E allora provo ad esaminarmi, mi chiedo se mi sto sforzando di “ entrare per la porta stretta “.
E che cosa è questa “ porta stretta “?
E’ la mia vita se mi sforzo a viverla in conformità con l’insegnamento della Parola di Cristo.
Osservare il Vangelo e viverlo fa infatti “ stringere molte porte “ in quanto si ottengono rifiuti, derisioni, persecuzioni.
Non si fa carriera sforzandosi di piacere a Cristo e non agli uomini!!!
Per questo ci vuole uno sforzo perché, all’apparenza, conviene di piu’ “ entrare per la porta larga “, quella del compromesso, del cosi’ fan tutti.
Quando mi/ci assale questa tentazione rileggo/rileggiamo il testo odierno per rendermi/ci conto di cosa significhi rinunciare allo sforzo di entrare per la porta stretta: “ Non essere riconosciuti da Dio “.
Vale davvero la pena barattare l’Eternità per qualche effimero vantaggio materiale di breve durata?
Buona giornata e buona riflessione a tutti.
A cura di Fabrizio Morello
Foto: mia.