Quinta Domenica di Quaresima.
Il percorso “ volge al termine “, la settimana prossima sarà la Domenica delle Palme che, poi, ci introdurrà nella Settimana Santa.
Il tema di oggi è ancora “ la luce “.
Domenica scorsa avevamo Gesu’ che si presentava come “ luce del mondo “ e che guariva un cieco, un “ senza luce “.
Oggi l’azione è ancora piu’ forte.
Se, infatti, la settimana scorsa, aveva guarito un “ vivo “, un cieco, oggi, addirittura, “ dona vita ad un morto “, che già era nel sepolcro, il luogo del buio per eccellenza.
Il messaggio è allora: Dio è luce e ti puo’ tirare fuori da qualsiasi sepolcro in cui ti trovi, come dice anche la prima lettura in cui il profeta Ezechiele riporta le seguenti Parole del Signore: “ Ecco, io apro i vostri sepolcri, vi faccio uscire dalle vostre tombe, o popolo mio, e vi riconduco nella terra d’Israele “.
Il compito del Signore è quindi quello di “ riportare in vita le persone “.
Non solo i morti, come Lazzaro, ma anche i “ finti vivi “, tra i quali posso esserci anch’io, anche tu.
Tutti abbiamo i nostri sepolcri e, purtroppo, spesso, non ci vogliamo neppure uscire, perché la luce ci fa paura.
Pensateci: se uno vive al buio per tanto tempo non puo’, all’improvviso, esporsi alla luce, perché essa è accecante.
E allora, paradossalmente, si preferisce la tenebra, il sepolcro in cui ci siamo rinchiusi o ci siamo fatti rinchiudere da coloro i quali hanno aspettative su di noi e non ci lasciano liberi.
Dio è venuto a liberarci, se vogliamo, dai nostri sepolcri.
Qual è la condizione per essere liberati?
Credere in Cristo, credere che Lui puo’ veramente guarirci e puo’ farlo “ a cominciare da OGGI “, non in un “ ipotetico aldilà “.
Marta, nel testo odierno, dopo aver, neppure tanto velatamente, rimproverato il Maestro ( “ se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto “ ), alla risposta di Gesu’ “ tuo fratello risorgerà “ afferma, in maniera scolastica: “ So che risorgerà nella resurrezione dell’ultimo giorno “.
E’ una risposta che non va proprio bene e che, forse, avremmo dato anche noi.
Si, è vero, risorgeremo nell’ultimo giorno, ma Cristo è venuto per farci “ risorgere “ adesso!!!
Spostare al “ dopo la morte terrena “ la Risurrezione significa….non arrivare alla Risurrezione perché chi ha “ vissuto da morto “ non puo’ risorgere perché, in vita, non ha fatto esperienza di Dio, non ha fatto esperienza di luce.
E allora ecco la risposta di Gesu’: “ Io sono la Risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno. Credi questo? “
E’ il cuore del testo odierno: “ Chiunque vive e crede in me non morirà in eterno “, frase, quest’ultima, che, letta al contrario, ci dice che chi NON CREDE in Cristo MORIRA’ IN ETERNO.
E’ quello che dicevo prima: la Resurrezione non è poi, non è di un altro mondo, la Risurrezione è adesso.
Adesso siamo chiamati a farci “ inondare dalla Luce “, adesso siamo chiamati ad “ uscire dai nostri sepolcri “, adesso siamo chiamati “ a togliere la pietra enorme “ che abbiamo messo dinanzi alla nostra vita per non farla fluire, adesso siamo chiamati “ a gettar via le bende “ con cui ci siamo avvolti o con cui ci hanno avvolto.
Dio è la mia unica possibilità di Risorgere…adesso.
A ciascuno di noi, adesso, il Signore rivolge la stessa domanda che fece a Marta: “ Credi questo? “.
L’esercizio di questa Domenica, con cui verificarci, è….rispondere al quesito.
Buona giornata e buona riflessione a tutti.