Ritorna oggi la nota parabola del “ seminatore “, che avevamo letto due Domeniche fa.
Mi risuona, nel rileggerla, l’espressione “ sali’ su una barca e si mise a sedere “.
E’ quello che fa Gesu’ con tutti noi.
Sale sulla “ barca “, sempre in preda alle onde, della nostra vita, e “ ci parla di tante cose “ per “ gettare semi nella nostra esistenza “.
Mi immagino questo Gesu’ che mi fa vedere tutti i semi che ha impiegato per me e di come io li ho accolti.
Mi fa vedere di quando ho completamente ignorato la sua Parola, lasciando il seme sulla strada, di quando la ho accolta con entusiasmo ma, come un bambino fa con un giocattolo, dopo poco mi sono stancato di essa, di quando sembrava che stessi facendo sul serio, che stessi iniziando a farla germogliare ma, poi, mi sono fatto prendere dalle seduzioni del mondo, e di quando, invece, la ho fatta veramente mia.
Immagino che il Signore mi dica: Fabrizio, tu sei tutto questo, strada, sassi, rovi e terreno buono.
Io continuerò a darti i miei semi.
Sono consapevole che alcuni li sprecherai ma non preoccuparti, io continuerò a seminare.
Tu, se vuoi, accoglili perchè io ti ho fatto terreno buono, sei in grado di far fruttificare i miei doni ed è un vero peccato se non diventi il meglio che puoi essere e ti limiti ad essere strada, sassi o rovi.
E immagino alla fine il Signore che mi dice: “ Chi ha orecchi, ascolti “, prima di salutarmi con un sorriso e dirmi: “ non preoccuparti, continuerò a seminare nella tua vita “.
Buona giornata e buona riflessione a tutti.
