Fabrizio Morello – Commento al Vangelo del giorno, 25 Settembre 2021

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In quel giorno, mentre tutti erano ammirati per le cose che faceva, Gesu’ disse ai suoi discepoli..il Figlio dell’Uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini “.

Gesu’ conferma di…essere “ strano “, o, meglio, “ completamente diverso “ da come noi lo vorremmo.

E’ difficile pensare ad una persona che, nel momento in cui “ è ammirata “, applaudita, osannata, si metta a dire che “ sta per essere consegnata nelle mani degli uomini “, che sta, cioè, per essere uccisa.

Lo stupore di chi lo ascolta è ovvio, tanto è vero che il testo dice: “ Essi, però, non capivano queste parole: restavano cosi’ misteriose che non ne coglievano il senso e avevano timore di interrogarlo su questo argomento “.

E noi…capiamo le parole di Gesu’, ne cogliamo il senso, abbiamo il coraggio di interrogarlo?

Forse anche noi, dobbiamo ammetterlo, non vogliamo capire le sue Parole.

Non ci piace un Dio cosi’!!!

Ne avremmo preferito uno che risolvesse i problemi, che ci desse il “ pane gratis “ come fece in occasione del miracolo della moltiplicazione di pani e dei pesci.

Non vogliamo sentire di un Dio che parla di sofferenza, che dice che per seguirlo bisogna passare attraverso la croce.

Non capiamo o, come detto, non vogliamo capire.

Se, invece, non ci fermassimo alle apparenze e cercassimo di “ cogliere il senso “ delle Parole del Signore capiremo certamente che Cristo non vuole che ci cerchiamo le croci, la sofferenza.

Questa immagine di un cristianesimo triste, che ha allontanato tante persone, va definitivamente smontata.

Essere consegnati nelle mani degli uomini “ significa servire, significa non rispondere alla violenza con la violenza, significa restare segno di luce anche se intorno c’è buio.

L’ “ ammirazione “, la “ vera ammirazione “, nasce da questo: dal cogliere il senso delle Parole del Maestro e dal restare suoi testimoni nonostante cio’ che ci accade.

E se, nonostante tutto, ci spaventiamo, abbiamo momenti in cui non riusciamo a cogliere il senso, non dobbiamo “ avere timore “ di interrogare il Signore, di metterci faccia a faccia con Lui e parlargli.

Certamente risponderà ai nostri quesiti e ci farà vedere dov’è il senso, che, a causa delle nostre fragilità, non riusciamo a vedere.

Buona giornata e buona riflessione a tutti.


A cura di Fabrizio Morello

Foto: mia.