Continuiamo, anche oggi, in sequenza, la lettura del capitolo 21 del Vangelo di Luca.
Ieri il Signore aveva detto ai suoi discepoli di non avere paura quando sarebbero accaduti tutti gli eventi nefasti che aveva descritto ( segni nel sole, nella luna, nelle stelle, uomini passati a fil di spada, etc. ) ma di alzare il capo perché “ la loro liberazione era vicina “.
Oggi spiega ancora meglio il concetto e, soprattutto, il perché non bisogna avere paura.
E’ tutto nell’ultima frase: “ Il cielo e la terra passeranno ma le mie parole non passeranno “.
Esiste, come dicevamo ieri, l’Eternità.
Le parole di Gesu’ contenute nel Vangelo sono ETERNE, sono la guida per vivere in unione con l’Eterno già su questa terra prima di poter stare faccia a faccia con Lui dopo la morte.
“ Il cielo e la terra, invece, passeranno “.
Sprechiamo il nostro tempo per accaparrarci cose che passano, che finiscono.
Non sforziamoci per “ conquistare il finito “ rinunciando all’infinito, non “ aneliamo al passeggero “ rinunciando all’Eterno.
Nutriamoci di Vangelo, diveniamo “ Vangelo vivente “ e saremo Eterni.
E’ questo il grande messaggio che ci dà oggi Cristo.
Buona giornata e buona riflessione a tutti.
A cura di Fabrizio Morello
Foto: mia.