Fabrizio Morello – Commento al Vangelo del giorno, 25 Febbraio 2023

1242

Gesu’ vide un pubblicano“.

Due elementi importantissimi in queste poche parole.

Gesu’ vede, ha uno sguardo d’amore.

Chi vede?

Un pubblicano, un peccatore.

In pratica: Gesu’ dona il suo sguardo d’amore a tutti ma, in primo luogo, a chi sembra piu’ lontano da Lui, a chi è “ piu’ peccatore tra i peccatori “.

Qual è la reazione dei farisei e degli scribi….e anche la nostra, dinanzi a questo modo di agire?

MORMORAVANO

Ma che fai Gesu’, vedi quell’uomo, che tutti sanno essere un ladro, un poco di buono, e dedichi la tua attenzione a lui piuttosto che a me, che sono bravo, vengo a Messa, dico il Rosario?

Ma che fai Gesu’?

Risposta: Il mio mestiere!!!

Qual è?

“ Non sono venuto a chiamare  giusti ma i peccatori, perché si convertano “.

E allora…attenzione.

Se siamo “ giusti “ o, meglio, ci riteniamo tali….lasceremo sempre Dio fuori dalla nostra vita perché penseremo di…non aver bisogno del suo perdono.

La nostra religiosità ci condurrà alla lontananza da chi, con le labbra, professiamo.

Se, invece, con umiltà, ci riconosciamo per quelli che siamo, peccatori, l’incontro con Gesu’ sarà fruttuoso perché il Maestro ci insegnerà la strada verso la conversione, che parte da quell’invito perentorio che Lui ci fa: “ Seguimi “.

Sta poi a noi decidere, liberamente, o di “ lasciare il nostro io “, “ alzarci “ e “ seguirlo “ o di “ restare seduti “ a specchiarci in noi stessi continuando a crederci “ giusti “.

Buona giornata e buona scelta a tutti.

Foto: mia.