“ Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve, e chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto “.
E’ un versetto, quello riportato, che rischia……di allontanarci da Cristo!!!
Tanti, infatti, pensano che Gesu’ sia stato muto dinanzi al loro grido di aiuto.
E’ usuale ascoltare persone che dicono: “ ho pregato tanto per me, per mio marito, per quella situazione, mi sono impegnato ed è andata in modo assolutamente diverso da come volevo “.
Conseguenza del discorso: Gesu’ non mi ascolta, Gesu’ non mi ama, meglio…rivolgermi altrove.
Probabilmente, se non certamente, sarà capitato anche a noi, qualche volta, di fare questo pensiero.
E’ umano, fa parte della nostra fragilità ma…non deve essere un pretesto per scappare ma un’occasione per fermarsi a riflettere e ad interrogarsi sulla propria fede.
Avere fede, significa, infatti, avere fiducia nelle parole di Cristo.
Ora, se Gesu’ mi garantisce che se chiedo ottengo, se cerco trovo e se busso mi viene aperto, io, con un atto di fede, ci devo credere e, pertanto, devo analizzare meglio “ cosa chiedo “ e cosa mi dà Cristo.
Perchè, vedete, i versetti successivi a quello richiamato all’inizio dicono che il Padre Vostro “ darà cose buone a quelli che gliele chiedono “.
Prima di accusare Cristo di non ascoltarci, sarebbe pertanto più opportuno porsi questo quesito: “ cosa ti ho chiesto “?
Ti ho domandato “ una cosa buona “?
Ti ho domandato una cosa che mi fa bene?
Tante volte, in perfetta buona fede, pensiamo di aver chiesto “ cose buone “.
Cosa c’è di male nel chiedere la “ guarigione “ di un congiunto, un “ lavoro “ se non lo si ha?
Nulla.
Ma qui…bisogna fidarsi.
Se la risposta che arriva non è conforme a quella che chiedo, è perché, secondo Dio, quello che volevo “ non era cosa buona “.
La mia umiltà e la mia fede mi devono quindi portare a scorgere in cio’ che accade la mano provvidenziale di Dio, anche se, a prima vista, non mi sembra che sia cosi’.
Se sono radicato in Cristo resto certo che lui mi dà cose buone e non lo abbandono, non “ cerco altrove “, perché, senza di lui, “ non posso fare nulla “ ( Gv 15, 5 ).
Buona giornata e buona riflessione a tutti.
A cura di Fabrizio Morello