“ Il popolo che camminava nelle tenebre ha visto una grande luce; su coloro che abitavano in terra tenebrosa una luce rifulse “.
I versetti iniziali della prima lettura ( Is 9, 1-3. 5-6 ) indicano perfettamente cosa sia il Natale: una “grande luce “ per noi che camminiamo nelle tenebre.
Questa luce ce la porta “ un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia “.
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E’, come dice l’angelo ai pastori, il nostro Salvatore, il Signore.
Ci puo’ essere un annuncio piu’ bello di questo?
Assolutamente no.
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Strano però che venga fatto a dei pastori, a degli uomini semplici, ignoranti, i quali hanno anche l’onore di vedere apparire, insieme all’angelo, una “moltitudine dell’esercito celeste che lodava Dio“.
Tanto strano non è perché l’annuncio è per i “ piccoli “, per quelli che si fanno tali, per quelli che, nella loro piccolezza, riescono a “ fare posto “ alla grande novità.
E noi, in questo Natale 2023, gioiamo per questa luce?
E’ veramente Gesu’ Cristo la nostra luce?
“ Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio “.
C’è posto nell’ “ alloggio del nostro cuore “ per questo “ bambino che nasce “ o anche noi pensiamo che sia meglio che se ne stia in una mangiatoia, lontano da noi per evitare che “ ci disturbi troppo “, che ci metta dinanzi alla nostra “ ipocrisia “ di un Natale vissuto nell’attesa di “ altre luci “ che scintillano ma non salvano?
Questo Gesu’, che arriva in un giorno dedicato a regali e pranzi, non ci dà un po’ fastidio?
Non è meglio che se ne stia buono nella sua mangiatoia?
Oggi siamo chiamati a riflettere proprio su questo: che cos’è per me Natale? Cosa aspetto in questo giorno?
La “ luce di Cristo “, pronto ad accoglierlo nella mia vita, o le “ luci del mondo “, che mi dicono di lasciare quel bambino al buio, nella mangiatoia?
Lasciamoci “ inquietare “ da questo bambino che nasce, lasciamoci “ trasformare dalla sua luce “.
Sol cosi’ potremo dire: è Natale.
Buona giornata e buona riflessione a tutti.