Termina la settimana di โ avvicinamento al Natale โ, in cui abbiamo letto, tra lโaltro, i brani delle โannunciazioni โ a Maria e ad Elisabetta.
Oggi allโannuncioโฆ.segue la nascita.
Nellโattesa della venuta al mondo di Gesuโ ci imbattiamo in quella di Giovanni il Battista, il precursore, il โ grande protagonista โ dei vangeli letti durante il periodo di Avvento.
โ Giovanni รจ il suo nome โ.
Zaccaria compie un gesto โ rivoluzionario โ in quanto dร al figlio un nome che non rientra tra quelli della sua parentela.
Perchรจ lo fa?
Perchรจ riconosce che il Signore ha mostrato benevolenza nei suoi confronti donandogli quellโerede che tanto attendeva.
E Giovanni significa proprio โ dono di Dio โ.
Questa presa dโatto fa siโ che cessoโ di essere muto e โ gli si apriโ la bocca e gli si sciolse la lingua โ.
E a noi cosa vuole dire questo testo?
Che dobbiamo riconoscere i โ tanti doni โ che il Signore ci fa.
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Chi fa questa presa dโatto โ scioglierร la propria lingua โ e avrร desiderio di annunciare a tutti la grandezza del Signore e la necessitร di convertirsi a quel Dio a cui โ nulla รจ impossibile โ.
Nellโattesa della nascita di Gesuโ meditiamo oggi su Giovanni, โ dono di Dio โ, e sui โ doni da noi ricevuti โ.
Il tutto per essere pronti a โ donare anche noi โ i nostri talenti ed il nostro tempo.
Buona giornata e buona riflessione a tutti.