In questo testo, in cui Gesu’ ci parla del fortissimo legame tra Lui e il Padre, provocando la reazione dei Giudei che “ cercavano di ucciderlo “, la frase che mi colpisce di piu’ è l’ultima, che recita cosi’: “ Da me, io non posso fare nulla. Giudico secondo quello che ascolto e il mio giudizio è giusto, perché non cerco la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato “.
La leggo come un grande invito che Cristo fa a tutti noi.
“ Da me io non posso fare nulla “.
Questa frase si combina con quella che si rinviene in un altro passo del Vangelo di Giovanni ( Gv 15,5 ), in cui leggesi “ senza di me non potete fare nulla “.
Le due frasi, messe insieme, ci riportano alla grande verità a cui ci richiama la pagina odierna.
“ Da me io non posso fare nulla “ perché “ senza Dio non posso fare nulla “.
Dio è quindi indispensabile alle nostre esistenze.
Chi crede e, oggi, ahimè’, sono tanti, di poter vivere una vita senza di Lui, si sbaglia di grosso perché gli manca una cosa fondamentale: il rapporto con il Padre.
Il Padre è colui il quale, per il nostro bene, ci dà dei consigli, ci indica una strada.
E cosi’ si arriva all’altro insegnamento contenuto nel versetto sopra citato: per avere, nella vita, un “ giudizio giusto” e, quindi, per “ essere giusti “, non bisogna “ cercare la propria volontà “ ma quella del Padre, a noi rivelata dal Figlio.
Anche su questo punto difettiamo notevolmente.
Tutti cerchiamo di fare la “ nostra volontà “, pensando che sia la piu’ giusta.
In realtà dietro questo atteggiamento si nasconde una grande superbia ed una mancanza di affidamento a chi, con le labbra, professiamo essere nostro Padre.
“ Sia fatta la tua volontà “.
E’ la fase centrale del Padre Nostro, è la frase che ci consente di misurare la nostra fede, la nostra adesione reale a Cristo.
Buona giornata e buona riflessione a tutti.