HomeVangelo del GiornoFabrizio Morello - Commento al Vangelo del giorno, 22 Giugno 2024

Fabrizio Morello – Commento al Vangelo del giorno, 22 Giugno 2024

Commento al brano del Vangelo di: Mt 6, 24-34

Ieri avevamo visto il perché è folle passare la propria vita ad “ accumulare “ ricchezze terrene.

Oggi, nei versetti successivi, rinveniamo un invito a “ non preoccuparci “.

E’ una parola.

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Non esiste uomo sulla faccia della terra che non sia “ preoccupato “ per qualcosa.

Cio’ ci porta, inevitabilmente, a vivere sempre in ansia e a non goderci nulla, neanche le tante cose belle che, ogni giorno, accadono in noi e intorno a noi.

Ma perché “ preoccuparsi “ è sbagliato?

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Per due motivi.

Il primo perché porta a stare in tensione prima ancora che le cose accadano, con la possibilità che le stesse….non avvengano!!!

“ Pre-occuparsi “ significa infatti “ occuparsi prima “, “ occuparsi preventivamente “ di qualcosa che avverrà in futuro.

Ma non è detto che quello che noi pensiamo accadrà.

Penso che la vita abbia insegnato a tutti questa lezione.

Facciamo dei progetti per noi, per i nostri figli e, poi, un imprevisto, bello o brutto che sia, ci porta su altre strade.

Ed allora siamo chiamati ad “ occuparci “ delle cose che accadono oggi, perché sono le uniche reali.

Oggi ho la possibilità di godermi mio figlio piccolo, domani sarà tardi perché sarà grande; oggi ho la possibilità di dialogare con mia moglie, domani sarà tardi e diventeremo due estranei che convivono; oggi ho la possibilità di passare del tempo con mio padre e mia madre anziani, domani non saranno piu’ con me o, magari, non ci sarò piu’ io.

Occuparsi delle cose è quindi importante perché significa “ vivere il presente “.

Preoccuparsi porta a non vivere il presente in preparazione di un futuro che non si sa né se ci sarà né se sarà come lo abbiamo immaginato.

Il secondo motivo per cui è sbagliato “ preoccuparsi “ è perché trattasi di un atteggiamento che denota poca fiducia in Dio.

Gesu’, nella pagina odierna, ci mostra la premura che il Signore ha per “ gli uccelli del cielo “ e per “ i gigli del campo “!!!

Puo’mai essere che non la abbia per noi, che ci abbandoni?

Il cristiano, pertanto, è chiamato ad “ occuparsi del presente “ fiducioso del fatto che, ogni giorno, il Signore gli è accanto e non gli fa mancare nulla di cui ha bisogno.

Solo con tale atteggiamento fiducioso nei confronti del Padre spariscono le ansie e si puo’ scoprire la bellezza del quotidiano.

Buona giornata e buona riflessione  a tutti.

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