L’esplosione di gioia che c’era stata ieri nell’incontro tra Maria e la cugina Elisabetta oggi arriva all’apoteosi con la Vergine che, con il cuore abitato dallo Spirito Santo, pronuncia le meravigliose parole del Magnificat.
Esse possono essere definite “ il sunto “ di come Dio opera nella vita di chi gli dice il suo SI.
Fermandoci a meditare su alcune delle espressioni che si rinvengono in questo magnifico testo mi risuona: “ ha guardato l’umiltà della sua serva…grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente “.
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Chi è che è pronto a dire SI all’ “ annuncio di gioia “ che il Signore gli fa?
Chi è umile, chi non ha l’arroganza e la presunzione di pensare di capire tutto, di conoscere, da solo, la strada da seguire, ma, riconoscendo la propria piccolezza, la propria necessità di essere guidato da un Padre amorevole, è pronto a fidarsi.
L’umile che pronuncia il suo SI sperimenterà, nella sua vita, che l’Onnipotente ha fatto in lui “grandi cose“.
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Grandi cose.
A questo ci chiama il Signore.
Tutti, proprio tutti, non siamo fatti per la mediocrità, ma per realizzare “ grandi cose “, che non significa edificare palazzi, castelli, imperi finanziari ma compiere gesti di amore che producono gioia nei fratelli.
Una telefonata ad una nonna sola, un saluto ad un mendicante che si trova per strada, un invito a casa all’amico un po’ “ emarginato “ dal gruppo: questi sono i piccoli gesti del quotidiano che diventano “ grandi cose “ agli occhi del Signore e che possono essere compiuti solo da chi, con gioia e vincendo tutte le sue paure, ha detto SI al progetto di Dio su di lui.
Chi sceglie Dio ha il cuore pieno di felicità come quello di Maria e puo’ anche lui sciogliersi nel suo personale “ Magnificat “.
Buona giornata e buona lode a tutti.