Dopo l’incontro meraviglioso tra le due cugine, che abbiamo letto ieri, oggi la liturgia ci propone “ Il Magnificat “ in cui prorompe Maria.
E’ un inno di lode di una bellezza immensa.
“ L’anima mia magnifica il Signore ed il mio Spirito esulta in Dio mio Salvatore “.
Magnificare significa “ lodare in modo entusiastico “.
Esultare significa “ provare una grande gioia “.
La Vergine è immensamente contenta.
Perchè?
Perchè il Signore “ ha guardato l’umiltà della sua serva “.
UMILTA’.
Ecco il tratto distintivo di Maria.
E’ la donna dell’umiltà.
Per questo il Signore la sceglie come madre di suo Figlio, per portare nel grembo il Salvatore.
L’umiltà è l’elemento fondativo di un cristiano.
L’umile è colui il quale riconosce di essere piccolo, di essere “ semplice creatura “ del tutto dipendente dal suo Creatore.
Conscio di questa sua piccolezza, ne è anche contento in quanto sa che il Padre provvederà a Lui.
Maria, regina dell’umiltà, pur conscia di essere una semplice ragazzina, piccola, sprovveduta, si affidò, disse SI al progetto meraviglioso che il Signore aveva su di lei.
Quel SI farà in modo che tutte le generazioni la chiameranno “ beata “.
GRANDI COSE HA FATTO IN ME L’ONNIPOTENTE
Maria riconosce la “ grandezza “ dell’operato del Signore nella sua vita.
Questa espressione valga anche per noi.
Ogni cristiano, leggendo con gli occhi della fede gli avvenimenti della sua esistenza, non puo’ che prorompere nello stesso grido della Vergine: “ Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente “.
E’ una presa d’atto fondamentale per spendere la nostra vita a servizio del Regno, per rinnovare, quotidianamente, l’adesione al progetto che Dio ha su ciascuno di noi.
Buona giornata e buona riflessione a tutti.
A cura di Fabrizio Morello
Foto: mia.