Fabrizio Morello – Commento al Vangelo del giorno, 22 Aprile 2023

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Sera, buio, notte, mare agitato, vento forte, paura.

Sono tutti termini “ oscuri “ che connotano, spesso, le nostre vite.

Ci sembra sempre di navigare in “ acque agitate “, costituite da tutte le problematiche del quotidiano, di sentirci “ sospinti dal vento “ da una parte e dall’altra senza riuscire mai ad essere noi stessi ad orientare il nostro cammino.

Abbiamo paura di tutto, del lavoro precario, della salute, del futuro dei nostri figli.

Addirittura Gesu’ ci fa paura.

Ci sembra lontano, non interessato ai nostri problemi, indifferente rispetto alla “ nostra barca “ che naufraga.

Ma la paura si puo’ vincere solo “ portando Gesu’ nella propria barca “.

Se lo…” lascio a riva “ la paura, che mi incute il demonio, mi paralizzerà sempre, impedendomi di far fruttare i miei talenti, proibendomi di accorgermi delle meraviglie che Lui opera in me e intorno a me.

Mi trasformerò in un “ morto vivente “.

Diversamente, farlo “ salire sulla mia barca “ significa avere un aiuto certo su cui contare, un aiuto che non mi sottrarrà dal “ mare agitato “ della vita ma che mi accompagnerà nell’attraversarlo fino a giungere “ all’altra riva “, la destinazione ultima alla quale tutti siamo chiamati per vivere, per sempre, con Lui, nell’Eternità.

Buona giornata e buona “ traversata con Gesu’ “ a tutti.