“ Sua madre ed i suoi fratelli stavano fuori e cercavano di parlargli “.
“ Ecco mia madre e i miei fratelli. Perchè chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli egli è per me fratello, sorella e madre “.
Nel raffronto tra questi due versetti credo si trovi il forte messaggio che Cristo vuole oggi darci.
La madre e gli amici di Gesu’ “ stavano fuori “ e “ cercavano di parlargli “.
E’ come se ci fosse un muro tra il Maestro ed i suoi affetti di sangue più cari creato dalla mancanza di relazione.
E’ quello che può accadere anche a noi, nelle nostre famiglie, nelle nostre comunità parrocchiali.
Si pensa di essere vicini a Cristo, intimi con lui, ma, in realtà, non si è mai creata una relazione fondata sul dialogo, sulla preghiera, non si è mai creata comunione con Dio ma solo un vuoto devozionalismo, che mostra tutta la sua sterilità nei momenti di difficoltà nei quali, quando “ si cerca di parlare “ con più insistenza con Gesu’, sembra che esso sia muto.
Sembra, ma non lo è; il problema è nostro che non abbiamo “ orecchie “ allenate ad ascoltarlo anche in quei momenti e, soprattutto, non siamo radicati nella fede, perché, se lo fossimo, avremmo la certezza che lui c’è e ci ascolta in quanto è per noi “ fratello, sorella e madre “, cioè intimo.
“ Chiunque fa la volontà del Padre mio “ è prossimo a Gesu’, si mette nella condizione di poter essere ascoltato da Cristo.
Ma qual è la volontà del Padre?
Ce lo dice un passo del Vangelo di Giovanni ( Gv 5, 39 ), in cui leggesi: “ E’ questa la volontà del Padre che mi ha mandato: che io non perda niente di tutto quello che egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno “.
Il Padre vuole quindi che nessuno di noi si perda, ma che si converta e viva.
Per questo chi cambia vita, mettendo Gesu’ al primo posto, è “ fratello, sorella e madre “ di Cristo, perché sta facendo la volontà del Padre e sa, per fede, che qualunque cosa gli accadrà, il Padre non lo abbandonerà perché il desiderio del Creatore è che non si perda.
Non smarriamoci, dunque, fidiamoci di Cristo, stiamo con lui, certi che, in tal modo, risusciteremo da tutte le nostre morti fino, poi, a risuscitare per sempre.
Buona giornata e buona riflessione a tutti.
A cura di Fabrizio Morello