Ieri abbiamo parlato della “ vocazione “, della chiamata che Cristo fa a ciascuno di noi.
Orbene, chi decide di essere fedele alla propria vocazione, di seguire il progetto di felicità che Dio ha su di lui, sappia che per il mondo…. sarà considerato pazzo.
Nessuna paura.
Anche Gesu’ fu ritenuto tale addirittura….” dai suoi “!!!
“ E’ fuori di sé “, quindi…è pazzo.
E si, perché per il mondo è normale chi “ è in sè “, cioè chi “ pensa a sè “, chi è “ chiuso in sè “.
Questa mentalità è la radice dell’egoismo.
Chi è “ in sè “ non si apre e, cosi’ facendo, si costruisce quella corazza intorno al cuore che gli chiude ogni relazione.
Si ritrova da solo, “ in sé “, in compagnia solo dei suoi beni.
L’egoismo, l’ “ in sé “, porta, diversamente da cio’ che propina il mondo, all’infelicità.
La prova?
Le tantissime persone affette da “ depressione “, l’insoddisfazione generale che c’è in giro che nasce dall’egoismo, dal volere tutto per sé, dal passare la vita a difendersi dagli altri.
Tutto cio’ è contrario all’essenza dell’uomo ed, inevitabilmente, conduce all’infelicità.
E allora quel “ fuori di sé “ è l’unico modo di essere felici.
Chi è decentrato da sé stesso, chi comprende che c’è piu’ gioia nel dare che nel ricevere, è l’unico che vive una vita piena e suscita ammirazione, suscita “ desiderio di imitazione “.
Il testo evangelico ci dà la conferma di cio’.
Perchè gli “ intimi “ di Gesu’ pensavano che fosse “ fuori di sé “?
Perché “ di nuovo “, dinanzi a Cristo che predicava, “ si era radunata una folla cosi’ grande che non potevano neppure mangiare “.
E perché, “ di nuovo “, si era “ radunata tanta folla “?
Perché la gente resta stupita dinanzi al linguaggio di Cristo, inizia a comprendere che esistono parole di senso, di bellezza, cosi’ diverse da quelle di egoismo, di chiusura, che è abituata ad ascoltare e che le fanno cosi’ male.
E allora, oggi, impariamo ad “ essere folli “, lasciamoci andare anche noi e gioiamo se qualcuno, che, con il tempo, ci vedrà cambiati, dirà di noi: “ è fuori di sé “.
In quel giorno avremo la certezza che il Vangelo si è radicato in noi e che stiamo vivendo da Figli e non piu’ da schiavi.
Buona giornata e buona riflessione a tutti.
Foto: mia.