Dall’annuncio nasce la gioia.
Ecco come spiegare la “ fretta “ di Maria di correre dalla cugina Elisabetta.
Vuole condividere il grande progetto di felicità che Dio ha preparato per lei, che le è stato annunciato e al quale ha aderito.
Questa è la bellezza della sequela, è il bello di essere cristiani.
Chi, ricevuto il suo annuncio personale, lasciando tutte le sue paure e le sue resistenze, ha deciso, come Maria, di dire il suo SI, sarà “ invaso dalla gioia “ perché quest’ultima nasce solo quando si è al proprio posto, quando si svolge la propria missione, quella che Dio ha preparato per ciascuno di noi.
La gioia non si puo’ trattenere, si deve condividere immediatamente.
Per questo Maria va “ di fretta “ dalla cugina e per questo anche noi, quando siamo pieni di gioa nel cuore, di quella gioia che nasce dall’incontro con Cristo, non dobbiamo temere, non dobbiamo far vincere quella tentazione a tenerci tutto dentro per non correre il rischio di non essere compresi, di essere quasi derisi, ma dobbiamo portarla fuori, dobbiamo comunicarla agli altri.
La gioia è contagiosa, la gioia produce “ sussulti di desiderio di felicità “ in coloro con i quali la si condivide, la gioia porta ad essere BEATI, cioe’ felici, connotazione, quest’ultima, che è solo e soltanto di coloro i quali hanno creduto nell’adempimento del progetto che il Signore aveva per loro, cioè di coloro i quali hanno scoperto e sono stati fedeli alla loro vocazione.
Chiediamoci oggi: abbiamo gioia nel cuore?
Abbiamo gioia nell’annunciare Cristo?
Se la risposta è positiva siamo BEATI.
Buona giornata e buona riflessione a tutti.
A cura di Fabrizio Morello
Foto: mia.