Un insieme di verbi di movimento e di gioia compongono questo testo, molto noto, che narra dellโincontro tra Maria ed Elisabetta.
Il testo, quasi a completamento di una โ triade โ, viene letto dopo che nei due precedenti giorni la liturgia aveva proposto i brani delle annunciazioni a Zaccaria e alla Vergine.
Le due cugine, che daranno alla luce la โ voce โ di Cristo e Gesuโ stesso, si incontrano nella gioia.
Maria si alza e โ va di fretta โ da Elisabetta.
Quandโรจ che si va di fretta ad un appuntamento?
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Quando cโรจ voglia, desiderio, di incontrare la persona da cui stiamo andando.
E qui cโรจ una prima domanda per noi: andiamo โ di fretta โ verso Dio, abbiamo desiderio di andare ad incontrarlo nella Parola, nellโEucarestia?
Rinviamo tutti gli altri impegni per dare prioritร a Cristo?
Ed arriva lโincontro.
Quando le due donne si salutano il bambino di Elisabetta โ sussulta di gioia โ nel grembo della madre.
Questo procura lโincontro con Cristo: sussulti di gioia.
E qui unโaltra domanda per noi?
Sentiamo il cuore pieno di gioia quando incontriamo Cristo nellโEucarestia, quando ci mettiamo in adorazione dinanzi al Santissimo, quando serviamo Gesuโ nei poveri e nei bisognosi?
Guardiamoci dentro e riflettiamo.
Se andiamo di fretta per incontrarlo e sussultiamo di gioia quando cioโ avviene siamo veramente felici.
Se , invece, ci trasciniamo stancamente allโincontro con lui e nulla ci cambia il riceverlo in noi, la gioiaโฆ.รจ ancora lontana.
Evviva gli innamorati di Cristo: sono le persone piรน felici al mondo.
Buona giornata e buona riflessione a tutti.
A cura di Fabrizio Morello