“ Siate pronti “.
Oggi Gesu’ ci risveglia dal “ mortifero torpore “, che nasce dal nostro essere “ cristiani sdraiati “.
In piedi ci dice il Maestro.
Dobbiamo essere pronti a testimoniare Cristo con la nostra vita.
Ma…noi non siamo preparati, non lo sappiamo fare.
Balle!!!
Gesu’ ci fornisce gli unici due strumenti che ci occorrono: “ vesti strette ai fianchi “ e “ lampade accese “.
Non devi essere un teologo per annunciare e testimoniare Cristo, né devi avere delle enormi capacità, ma devi solo consentire a Dio di usarti, nella tua unicità, come strumento per il suo Regno.
Ti basta la “ lampada accesa “, cioè la fede, la fiducia in Cristo, che non è nient’altro che la certezza del fatto che…” laddove non arrivi tu ci arriva Gesu’ “ e ti consente di fare cose incredibili.
Dice il Maestro in un bellissimo passo evangelico ( Gv 14, 12 ): “ In verità, in verità vi dico: anche chi crede in me, compirà le opere che io compio e ne farà di più grandi “.
Non temiamo, dunque, la nostra piccolezza, la quale, messa al servizio del Regno, ci farà fare, addirittura, cose più grandi di quelle fatte da Gesu’.
La fede consente di operare “ con le vesti strette ai fianchi “, cioè di mettersi al servizio di tutti quelli che si incontrano nel cammino.
Una vita cosi’ vissuta rende testimoni autentici di Cristo, di quel Cristo che, quando lo vedremo faccia a faccia, si “ metterà lui a nostro servizio “ perché riconoscerà in noi dei “ beati “, cioè delle persone felici perché, nella loro vita terrena, hanno fatto risplendere l’immagine di Dio impressa in loro.
E allora, animo, siamo pronti ad annunciare Cristo.
Il premio?
L’essere beati.
Qualcuno ha ancora voglia di aspettare?
Buona giornata e buona riflessione a tutti.
A cura di Fabrizio Morello