“ La donna dunque, alla Risurrezione, di chi sarà moglie? “
Il Vangelo di oggi ci propone la famosa parabola della vedova “ ammazza-mariti “.
Di chi sarà moglie alla Risurrezione?
Gesu’ prende spunto da questa domanda per spiegare le grandi differenze che esistono tra “ i figli di questo mondo “ e “ quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti “.
Solo i primi, dice il Signore, continuano a “ prendere moglie “ cioè ad occuparsi e a vivere pensando esclusivamente alle cose del mondo; i secondi, invece, non avranno piu’ bisogno di occuparsi di queste cose perché “ non possono piu’ morire, sono figli della Risurrezione, sono figli di Dio “.
Ecco il messaggio per noi: il nostro Dio non è il Dio dei morti ma il Dio dei vivi.
Cio’ significa che non devi “ vivere da morto “, vivere occupandoti solo delle cose di questo mondo pensando che di Dio ti occuperai “ quando andrai nel suo regno “, cioè quando sarai morto.
E’ un grave errore.
Dio è “ il Vivente “, è colui che ti dà linfa, è colui che ti concede questo tempo per gioire, per farti comprendere che sei figlio, che sei amato, che sei destinato all’eternità.
Svegliati, allora, e non rinviare la “ Vera vita “ a tempi futuri che non esistono.
La vita, come dice un noto cantante, “ è adesso “.
Buona giornata e buona riflessione a tutti.
A cura di Fabrizio Morello
Foto: mia.