Fabrizio Morello – Commento al Vangelo del giorno, 20 Luglio 2022

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Chi ha orecchi ascolti“.

L’ultima frase del testo è un invito che il Maestro ci fa a prestare attenzione alle sue parole, rivolte alle “ folle “ che, nei secoli, si sono poste al suo ascolto.

Cristo ci parla di semina, di seminatore e di semi.

Lui è il seminatore, i semi sono la sua Parola, i vari terreni siamo noi.

E’ un seminatore certamente “ strano “, si potrebbe dire, usando logiche umane, “ non pratico del mestiere “, in quanto “ spreca “ gran parte del suo seme per gettarlo su terreni inidonei a dare frutto ( la strada ) o che, per loro natura ( sassi e rovi ), ne possono dare davvero poco.

Ma la sua è una logica diversa.

E’ la logica dello “ spreco per amore “.

Lui non fa calcoli, getta seme ovunque, anche su terreni che sembrano del tutto refrattari.

E’ morto per tutti, non solo per i “ terreni buoni “,  e viene a proporre la sua Salvezza a tutti.

Spreca “ seme per evitare che ciascun uomo, ciascun terreno, possa “ sprecare “ l’occasione della Salvezza che Lui ha offerto morendo sulla croce.

E poi “ spreca “ perché sa che nessun uomo è solo strada o solo terreno sassoso o solo terreno non profondo o solo terreno buono.

Tutti in sé hanno parte di questi terreni e, quindi, la semina non è mai uno “ spreco totale “ perché puo’ essere che il seme germogli anche dove c’è solo un piccolo spiraglio.

Il nostro Dio è “ il Dio dello spiraglio “, è il Dio che se gli lasci uno spazio, anche minimo, per entrare, produce frutto e ti conduce alla Salvezza.

Non chiuderti mai alla Parola di Dio e, se fino ad oggi lo hai fatto, non preoccuparti, sei sempre in tempo, Lui continuerà a “ sprecare seme “ per la tua Salvezza.

Buona giornata e buona riflessione a tutti.

A cura di Fabrizio Morello

Foto: mia.