«Maestro, vorremmo che tu ci facessi vedere un segno»
Un segno.
Non basta agli scribi e ai farisei quello che, ogni giorno, pone in essere il Maestro: guarigioni di ciechi, storpi, lebbrosi…vogliono vedere un segno.
In realtà è un scusa, la stessa che utilizziamo noi per non impegnarci seriamente.
Non ci basta quello che il Signore compie nella nostra quotidianità, aspettiamo il “ miracolo “, il “ prodigio “.
Chi ragiona in questo modo non si accontenterebbe neppure se il tanto atteso “ segno “ arrivasse, perché subito ne cercherebbe un altro di conferma.
Conferma di cosa?
Della propria incredulità, della propria non volontà di vedere.
La ricerca del segno è la scusa per la de-responsabilizzazione.
Se, infatti, facendo i “ cristiani adulti “, si prende atto che non vi è bisogno dell’evento magico per credere, non c’è più scusa per non offrire, nell’ottica del dono e del ringraziamento per quanto ricevuto, il proprio impegno a servizio del Regno.
Altrimenti si resta ipocriti, falsi ciechi a cui, giustamente, Gesu’ rifiuta di dare altri segni essendo lui, venuto, morto e risorto per la Redenzione e la Salvezza di ciascuno, l’unico segno di cui abbiamo bisogno.
Buona giornata e buona settimana a tutti.