Fabrizio Morello – Commento al Vangelo del giorno, 20 Giugno 2020

Il Vangelo di oggi è quello, noto, del “ ritrovamento di Gesu’ al tempio “.

Il testo ci dice: a) che tutti quelli che lo udivano parlare “ erano pieni di stupore per le sue intelligenza e per le sue risposte “; b) che Gesu’ risponde ai genitori “ Perchè mi cercate? Non sapete che devo occuparmi delle cose del Padre mio? “.

E’ un passo molto importante per tutta una serie di ragioni.

Gesu’ inizia a manifestarsi per chi è realmente: il figlio di Dio.

E’ impossibile che un bambino possa discutere a tu per tu con i “ maestri “; il suo parlare in quel modo, le sue risposte, iniziano a rivelare chi è.

Questo “ svelamento “ diventa palese nella risposta che da alla madre: “ Non sapete che devo occuparmi delle cose del Padre mio?

Di fronte a questa risposta qual è l’atteggiamento di Maria?

Maria “ serbava tutte queste cose nel suo cuore “.

Maria è l’emblema del cristiano.

E’ vero, lei “ sa qualcosa “, sa dell’ “ inusuale “ concepimento di Gesu’, preceduto dall’annuncio del messaggero celeste, ma, ovviamente, non sa cosa il Figlio farà.

Resta però, sempre, in atteggiamento di intima fiducia.

E’ quello che viene chiesto a tutti noi cristiani: quando siamo travolti dagli eventi della vita, soprattutto da quelli brutti, quando non comprendiamo il perché di alcuni accadimenti, non dobbiamo troncare la relazione con Gesu’, nostra roccia, anzi, dobbiamo intensificarla, custodendo cio’ che ci accade nel nostro cuore, certi, per fede, che “ tutto concorre al bene di coloro che amano Dio “.

Fidiamoci quindi di Cristo, non abbandoniamolo nei momenti bui ma, quando arrivano, facciamo silenzio e custodiamo la Speranza nel nostro cuore.

Buona giornata e buona riflessione a tutti.


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