“ Accresci in noi la fede “.
E’ la richiesta che gli apostoli fanno al Signore, il quale risponde: “ Se aveste fede quanto un granello di senape potreste dire a questo gelso: Sradicati e vai a piantarti nel mare ed esso vi obbedirebbe “.
Che significa?
NON CERCARE SCUSE
Non dire che non segui Cristo perché hai poca fede, perché c’è chi ne ha di piu’ ed è piu’ capace, perché la ” fede grande “ appartiene a preti e suore, che hanno fatto una scelta di vita diversa.
Tutte scuse per non impegnarsi nella sequela.
La fede non si accresce.
L’atto di adesione a Cristo è quel “ granellino di senape “ che consente di superare ostacoli che sembrano insormontabili.
E che significa “ aderire a Cristo “, “ avere fede in Lui “?
Riconoscersi servi “ inutili “, che non significa che “ non servono “ ma che “ agiscono senza un utile “, senza un interesse personale ma solo per il desiderio di realizzare la missione a loro affidata.
Il “ servo inutile “, nel senso appena evidenziato, non cerca la gratitudine né del padrone né dei fratelli a favore dei quali presta il proprio servizio ma mette a disposizione, con gioia, i suoi talenti perché… questo è quello che deve fare.
“ Abbiamo fatto quanto dovevamo fare “.
E’ un’affermazione forte, che diventa ancora piu’ forte se la trasformiamo in un quesito e lo rivolgiamo a noi stessi.
“ Abbiamo fatto quanto dovevamo fare? “
Ecco, a questo siamo oggi chiamati, a meditare su cosa ci sia dietro le nostre azioni: interesse, ricerca di gratificazione o solo gioia nel fare cio’ che siamo chiamati a fare?
Se ci accorgiamo che siamo un po’ timidi, che apparteniamo alla categoria del “ vorrei fare come dice Cristo ma non posso “ perché è difficile, è controcorrente, ci aiutino le parole che San Paolo, nella seconda Lettura di oggi ( 2 Tm 1,6-8.13-14 ), scrive a Timoteo: “ Dio infatti non ci ha dato uno spirito di timidezza, ma di forza, di carità e di prudenza. Non vergognarti dunque di dare testimonianza al Signore nostro…; ma, con la forza di Dio, soffri per il Vangelo “.
Buona Domenica e buona riflessione a tutti.
A cura di Fabrizio Morello
Foto: mia.