Il 2 Novembre è il giorno dedicato alla commemorazione dei defunti.
E’ inevitabile, quindi, un pensiero alla morte.
La morte.
Nella nostra società viene “ esorcizzata “, si cerca di non parlarne, di non pensarci, è vista come la fine di tutto.
Questa “ umanissima “ concezione non si addice ad un cristiano, il quale è certo, per fede, che la morte non è “ l’ultima parola “ ma solo “ la penultima “.
Essa è un passaggio dalla “ vita terrena “ alla “ vita Vera “.
Il brano di oggi ci dà una conferma di cio’.
Gesu’ ci dice che la volontà dl Padre che lo ha mandato è che Lui “ non perda nulla “ di quanto Dio gli ha dato e lo “ risusciti nell’ultimo giorno “.
Poichè il Padre gli ha dato gli uomini significa che Dio vuole che nessuno di noi si perda e che ciascuno risusciti nell’ultimo giorno.
Il testo quindi serve ad allontanare da noi l’umano incubo della morte, che ci spaventa perché ci domandiamo se, veramente, ci sarà un dopo e, in caso positivo, come sarà questo dopo.
Dio oggi ci rasserena: non vuole che ci perdiamo e vuole che tutti risusciteremo nell’ultimo giorno.
E qual è la strada per avere la Vita Eterna?
Credere nel Figlio.
Ecco di cosa dovremmo preoccuparci piuttosto che della morte: di credere.
Chi crede, chi riconosce nel Figlio il suo Salvatore e Redentore e si sforza di vivere come il Figlio, certamente, cosi’ come è stato per Gesu’, risusciterà e avrà la Vita Eterna.
E’ scritto nel Vangelo e, quindi, E’ VERO.
Che questa pagina possa aiutarci ad abbandonare il timore della morte corporale e ci doni l’entusiasmo di vivere una vita conforme al Vangelo, nella certezza che non andremo perduti e parteciperemo al banchetto eterno.
Buona giornata e buona riflessione a tutti.