Il testo odierno è il prosieguo di quello letto Domenica.
La “ parola chiave “ continua ad essere “ rimanere “.
Pochi giorni fa mi ero soffermato sulla difficoltà, in questi tempi cd. “ liquidi “, di “ rimanere in qualcosa “ e, soprattutto, di “ rimanere in e con Gesu’ “.
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Oggi il testo ci dice cosa bisogna fare per “ rimanere nell’amore di Cristo “: osservare i suoi comandamenti.
Per “ restare “ basta “ osservare “ cio’ che Lui ci dice.
E’ un attentato alla nostra libertà?
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Assolutamente no.
Lui “ desidera “ rimanere con noi in un rapporto d’amore e ci indica la strada: quella dell’osservanza dei comandamenti, che è la stessa che ha seguito Lui: “ Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore “.
Cristo non ci chiede, quindi, di “ osservare “ qualcosa che “ impone Lui “ ma “ di fare come Lui “, che si è fidato del Padre e ha osservato i suoi comandamenti.
Ecco, è una questione di fiducia.
Se mi fido di Lui scelgo di “ osservare “ e di “ rimanere nell’osservanza “.
Mi renderò presto conto che questi comandamenti non sono imposizioni, non sono dure regole ma sono “ indicazioni d’amore “, che mi consentono veramente una “ vita libera “.
Seguire Cristo fa scoprire una realtà paradossale: si è “ liberi “ osservando e si è “ schiavi “ non facendolo!!!
Chi, infatti, non si mette alla sequela del Maestro, seguirà, inevitabilmente, qualcun altro, che, ben presto, lo deluderà.
In tal modo “ cambierà spesso sequela “, restando, volta per volta, sempre piu’ amareggiato.
L’unica sequela che non delude è quella di Cristo perché… “ è suggerita direttamente dal Padre “.
Provare per credere.
E’ l’unico modo di assaporare la “ gioia piena “.
Buona giornata e buona riflessione a tutti.