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Fabrizio Morello – Commento al Vangelo del giorno, 2 Agosto 2024

Commento al brano del Vangelo di: Mt 13,54-58

Da dove gli vengono tutte queste cose?

E si, è il “ figlio del falegname “, come puo’ avere tanta “ sapienza “ se non ha studiato, come puo’                 “ operare tanti prodigi?

Se ci pensiamo, non è cosi’ illogico quello che pensano i compaesani di Gesu’.

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Era inspiegabile che quell’uomo, a loro noto, che per trent’anni aveva condotto una normalissima esistenza, all’improvviso operasse prodigi e avesse tale sapienza.

Ma la spiegazione sta tutta nella domanda che si fanno: “ da dove gli vengono queste cose? “.

Gli vengono dal fatto che non è, come pensavano i suoi concittadini, semplicemente “ un uomo “ ma è “ Dio “.

Loro non potevano saperlo, ma noi?

E si, perché la pagina del Vangelo è una reprimenda a noi e non certo ai “ vicini di casa “ di Gesu’.

Anche noi spesso ci stupiamo di come parla Cristo, ci scandalizziamo quando dice che bisogna amare i propri nemici, porgere l’altra guancia, dare a chi ci chiede.

Scandalo significa ostacolo, inciampo, insidia.

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Per questo anche noi ci scandalizziamo dinanzi a Cristo, perché il suo parlare ed il suo agire sono di ostacolo al nostro modo di vivere, ci mettono dinanzi, senza filtri, l’erroneità delle nostre scelte.

E allora, se le cose che dice e che fa Cristo le dice “ un uomo “, possiamo pure bollarlo per pazzo ed ignorarlo, ma, se le dice “ Dio “, è diverso, significa che sono esatte e che in errore siamo noi.

La pagina di oggi è quindi un invito a non “ degradare “ Cristo a semplice uomo, semplice profeta, ma riconoscerlo per quello che è, DIO, e, pertanto, metterci alla sua sequela senza scandalizzarci di Lui bensi’ del nostro agire.

Buona giornata e buona riflessione a tutti.

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