E’ quanto ci promette il Signore in questa giornata, in cui la Chiesa celebra la Solennità del Sacro Cuore di Gesu’.
Ristoro significa “ sollievo “.
Il Maestro ci promette quindi di “ sollevarci “ dalla nostra stanchezza, dalle nostre “ oppressioni “.
Gesu’ ci conosce e sa che spesso affanniamo dietro ai problemi della quotidianità, dietro alle tante incombenze, sentendoci stanchi ed oppressi.
Lui ci indica come trovare ristoro dicendoci: “ venite a me “.
Sta indicando la strada a me, a te, a noi: non agitiamoci come la celebre “ Marta “ nel racconto delle due sorelle ma comprendiamo bene quali sono le priorità nella nostra vita.
Se “ andiamo a lui “, gli doniamo le primizie del nostro tempo, creiamo una relazione, sappiamo che non ci farà mancare nulla perché, come diceva il Vangelo di ieri, lui sa già “ cio’ di cui abbiamo bisogno “.
Affidarsi a lui cambia il nostro sguardo.
Non spariscono miracolosamente gli affanni del vivere quotidiano ma si ridimensionano perché si acquisisce la consapevolezza che lui è con noi, ci ama e non ci farà mancare nulla.
Vivendo cosi’, veramente il “ giogo “ sarà dolce ed il peso dei nostri affanni diverrà “ leggero “, facile da portare, perché lo condivideremo con lui.
Ristoriamoci in Dio, andiamo a lui, mettiamoci cuore a cuore con Cristo e acquisiremo una nuova visione delle cose, che non ci sembreranno più insormontabili bensì affrontabili insieme a LUI.
Buona giornata e buona riflessione a tutti.