In questa pagina viene narrata la chiamata dei dodici apostoli, che è paradigma della chiamata che il Signore fa a ciascuno di noi.
Come opera Dio?
In primo luogo “ chiama a sé quelli che vuole “.
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Subito un chiarimento.
Questa espressione potrebbe far credere che chiami solo alcuni ( “ quelli che vuole “ ).
Il Signore chiama tutti.
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“ Quelli che vuole “ significa esclusivamente “ quelli che vuole per una certa missione “.
Quindi tutti siamo chiamati ma a ciascuno è affidata una missione, per ciascuno c’è uno specifico progetto di felicità, che è la “ vocazione personale “.
Alla chiamata deve seguire la sequela ( “ Essi andarono da Lui “ ).
Ovviamente la scelta di aderire alla chiamata è personale.
Il Signore chiama e continuerà a chiamare tutti ma ognuno, nella sua libertà, puo’ scegliere di seguirlo o meno.
Chi decide di “ andare da Lui “ viene costituito “ apostolo “, cioè INVIATO.
Prima di “ partire per la missione “, però, questo “ apostolo “ è chiamato ad un’attività preliminare: STARE CON GESU’ ( “ Ne costitui’ dodici, che chiamo’ apostoli, perché stessero con Lui…. )
Ciascuno di noi, pertanto, se ha scelto di aderire alla chiamata, è, in primo luogo, invitato a “ stare con Gesu’ “.
Senza questa frequentazione è impossibile essere “ apostoli “ perché si finisce per trasformarsi in messaggeri di sé stessi tradendo la vocazione di “ testimoni della Parola di Cristo “.
Un’ ultima risonanza: tutti siamo in grado di essere apostoli.
Lo dimostra l’elenco di quelli scelti da Gesu’: non sono i perfetti, non sono i migliori, non sono i sapienti bensi’ sono dei pescatori ignoranti, degli uomini rissosi, addirittura uno che lo tradirà.
Anche io, anche tu, se lo voglio, se lo vuoi, possiamo quindi, con tutti i nostri limiti, essere “ apostoli del Signore “.
Non rinunciamo a questa chiamata: ne va della nostra felicità.
Buona giornata e buona riflessione a tutti.