Fabrizio Morello – Commento al Vangelo del giorno, 19 Dicembre 2022

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Questa settimana che ci conduce al “ Santo Natale “ inizia con il testo evangelico che narra di Zaccaria ed Elisabetta, i genitori di Giovanni il Battista.

Mi colpisce molto l’inizio del brano, in cui i due protagonisti vengono cosi’ descritti: “ ambedue erano giusti davanti a Dio e osservavano irreprensibili tutte le leggi e le prescrizioni del Signore. Essi non avevano figli perché Elisabetta era sterile e tutti e due erano avanti negli anni.

Quanto rischiamo di somigliare a loro due…soprattutto noi abituali “ frequentatori di liturgie “!!!

“ Osservavano irreprensibili tutte le leggi e le prescrizioni del Signore “.

Sembravano quasi essere perfetti!!!

A chi assomigliano?

A tutti quei cristiani che….non si perdono una funzione, partecipano giornalmente alla Messa, dicono quotidianamente il Rosario, pregano le lodi, si fanno tutte le processioni, le novene.

Dovrebbero essere i piu’ bravi, i “ primi della classe “, ed invece, come Zaccaria ed Elisabetta, sono STERILI.

Ma come?

Proprio Zaccaria ed Elisabetta, proprio io che faccio tutte quelle “ belle devozioni “?

SI

Proprio io.

Perché?

Perché mi sono limitato ad “ osservare irreprensibilmente tutte le leggi e le prescrizioni “ ma non ho mai amato, non ho mai creato una vera e propria relazione con Dio.

L’ ”osservanza irreprensibile“ della sola legge porta all’intolleranza, alla presunzione, al disprezzo dell’altro.

L’osservanza della legge mitigata dalla Misericordia porta all’amore, porta a generare vita e a non essere piu’sterile.

Siamo allora condannati se siamo sempre stati “ rigidi osservanti della legge “?

NO.

Dio continua a cercarci, Dio continua a mandarci messaggeri, cosi’ come avvenne con Zaccaria.

L’angelo gli porta un messaggio di gioia, un messaggio che potrebbe consentirgli di accendere la luce nella sua vita grigia.

Gli dice: “avrai un figlio, avrai gioia ed esultanza, molti si rallegreranno della sua nascita, perché sarà grande dinanzi al Signore“.

Dinanzi a quest’annuncio di gioia Zaccaria si turba, è preso da timore ed è incredulo.

Nonostante tanti anni di servizio al tempio non riconosce il messaggero del Signore.

E’ veramente divenuto sterile, incapace di accorgersi del messaggio di vita, di fecondità, al lui rivolto.

Cosa vuole dire a noi?

Che anche noi, come Zaccaria, continueremo ad avere messaggi.

Dinanzi ad essi non turbiamoci e non facciamoci prendere da timore come avvenne a Zaccaria, ma sappiamo osare, sappiamo affidarci a Lui, pronunciamo, come Maria, il nostro Eccomi.

Sarà il nostro punto di svolta.

Il punto di passaggio dalla “sterilità“ alla “fecondità“.

Buona giornata e buona riflessione a tutti.

A cura di Fabrizio Morello

Foto: mia.