Fabrizio Morello – Commento al Vangelo del giorno, 19 Aprile 2023

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Gesu’ continua a dialogare con Nicodemo e gli spiega quanto sia grande l’amore di Dio per il mondo.

E cosi’ grande che gli ha donato il suo unico Figlio affinché “ chiunque creda in Lui non vada perduto ma abbia la Vita Eterna “.

Ma la domanda sorge spontanea: come poteva Nicodemo e come potevano tutti gli uomini del tempo capire che era proprio Gesu’ il Figlio di Dio?

Risposta: da come parlava e, soprattutto, da come agiva.

In tutte le sue azioni c’era qualcosa di rivoluzionario, che dava la prova che non poteva essere un semplice uomo.

Era una vera “ luce “ per gli uomini, indicava loro un modo diverso di vivere, un modo di relazionarsi basato sull’amore e non sulla violenza.

Ma la luce non è amata da chi vive nelle tenebre.

La luce, infatti mette tutto in chiaro, mette a nudo le ambiguità, le ipocrisie dei malvagi.

E’ questa la motivazione per cui i farisei volevano far fuori Gesu’; perché li smascherava.

Ed è questo il motivo per cui anche la nostra società, sempre piu’ corrotta, vuole eliminare Cristo dal suo orizzonte.

Cristo è luce, Cristo ci smaschera, ed, allora,…..meglio farlo fuori.

Si pensa, in tal modo, di essersi salvati ma, in realtà, ci si è condannati con le proprie mani perché chi opera nelle tenebre finirà nelle tenebre e non avrà mai la possibilità di incontrare la Luce, la Verità, la Salvezza, che è solo in Cristo Gesu’.

Se allora ci scopriamo “ figli delle tenebre “ piu’ che “ figli della luce “, piuttosto che continuare a “ cercare di spegnere la luce “ iniziamo a farla un po’ filtrare nelle nostre vite.

Capiremo che è piu’ bella un’ esistenza “ in chiaro “ piuttosto che una “ oscura “ e, a mano a mano, sentiremo il desiderio di farci “ inondare da questa luce “.

E’ l’augurio che faccio a ciascuno di noi.

Buona giornata e buona riflessione a tutti.