HomeVangelo del GiornoFabrizio Morello - Commento al Vangelo del giorno, 18 Marzo 2024

Fabrizio Morello – Commento al Vangelo del giorno, 18 Marzo 2024

Commento al brano del Vangelo di: Gv 8,1-11

Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. Ora Mosè, nella legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa “.

La legge degli uomini è fondata sul rigorismo, sulla condanna.

Ma chi puo’ condannare qualcun altro?

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E’ questo il tema su cui Gesu’ invita a riflettere i suoi interlocutori.

Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei “.

La donna sarà stata pure “ un’adultera colta in flagrante “, ma io che l’accuso, io che ho l’ardire di “ metterla in mezzo “, di esporla alla disapprovazione di tutti, sono davvero cosi’ “ giusto “, ho davvero il diritto di ergermi sul piedistallo e, dall’alto della mia “ purezza “, dire: è giusto lapidarla?

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L’affermazione di Gesu’ fa centro, fa fare a quegli uomini e, spero, anche a noi, un esame di coscienza: “ Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata? Ed ella rispose: Nessuno, Signore “.

Nessuno puo’ condannare nessuno perché tutti siamo “ peccatori perdonati e non condannati “.

Neanch’io ti condanno “.

Gesu’ lo dice alla donna ma lo dice anche a me, a te, a ciascuno di noi.

E aggiunge: “ Và, e d’ora in poi non peccare piu’ “.

E qui l’eccezione c’è tutta.

Come posso non peccare piu’?

Fa parte della mia fragilità.

E allora capiamo veramente che significa quest’espressione.

Gesu’ dice alla donna: io non ti condanno, ora lo sai; da ora in poi sei libera di scegliere se continuare a peccare o no.

Dio, non condannandoci, ci rende consapevoli del suo Amore e della bellezza di vivere come Figli amati, lontani dal peccato.

Non ci toglie però la libertà.

Ci dice: ora sai che significa che io sono Tuo Padre, scegli tu sei vuoi vivere una relazione d’amore con me o continuare per la tua strada.

Sappi, però, che io ci sono sempre e continuo a non condannarti.

Se sceglierai di respingere il mio amore sarai tu a condannarti ma non io.

Dio, amandoci, ci invita…ad essere “ adulteri “, cioè ad andare “ ad alterum “, verso qualcun altro, cioè verso Lui e non piu’, come abbiamo fatto fino ad oggi, verso il peccato.

Desidero farmi “ adulterare “ da Dio?

A ciascuno, come sempre, la sua risposta.

Buona giornata e buona riflessione a tutti.

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