“ In quel tempo Gesu’ si mise a rimproverare le città nelle quali era avvenuta la maggior parte dei suoi prodigi perché non si erano convertite “.
E’ una frase diretta alla vita di ciascuno di noi.
Nella “ mia città “, nel “ mio cuore “, Gesu’ ha fatto tanti segni, è passato tante volte ed io non lo ho mai fatto veramente entrare.
Lui continua, ogni giorno, ad “ inviare segnali “, a far sentire la sua presenza tramite un incontro, una telefonata, un pensiero letto su un libro.
Se si continua ad essere refrattari e a non accogliere questi messaggi è normale “ ricevere un rimprovero “.
Non dimentichiamoci infatti che Dio è Padre e, in quanto tale, deve “ correggere “ i suoi figli che sbagliano.
Il tutto per il loro bene in quanto, come tutti i padri, vuole la nostra conversione, vuole che cambiamo e che ci rivolgiamo a Lui, che diamo la priorità a Lui, unico in grado di guidarci per orientarci ad una vita felice, realizzata.
E allora accettiamo di buon grado, senza fare gli offesi, i “ rimproveri del Signore “, e stiamolo a sentire mettendo in moto, finalmente, quel percorso di conversione di cui tanto necessitiamo.
Buona giornata e buona riflessione a tutti.