“ Maestro, vogliamo che tu faccia per noi quello che ti chiederemo “.
La richiesta di Giacomo e Giovanni è…la nostra.
Dobbiamo pertanto concludere, con una certa nota di “ tristezza “, che, se le nostre richieste possono riassumersi nel “ sia fatta la nostra volontà “ siamo lontanissimi, cosi’ come dimostrano di esserlo Giacomo e Giovanni, da quanto Gesu’ ci ha insegnato nella “ preghiera delle preghiere “, il Padre Nostro, la cui frase centrale è: “ Sia fatta la tua volontà “.
Cristo ci insegna che dobbiamo affidarci a Lui ( “ Sia fatta la tua volontà “ ).
Noi, invece, gli chiediamo di fare….la nostra volontà.
Il problema serio è che queste due “ volontà “ sono antitetiche.
Cosa vogliono i due discepoli?
La GLORIA, la POTENZA, il POTERE.
“ Concedici di sedere, nella tua Gloria, uno alla tua destra e uno alla tua sinistra “.
Il loro ragionamento ( e il nostro ) è, piu’ o meno, questo: “ Signore, noi che ti seguiamo, che veniamo sempre a messa, che siamo più bravi, meritiamo qualcosa in piu’, ABBIAMO DIRITTO ad essere ascoltati “.
Bene, a questo nostro “ dotto ragionamento “ Cristo risponde: “ Sedere alla mia destra o alla mia sinistra non sta a me concederlo; è per coloro per i quali è stato preparato “.
Abbiamo capito.
Anche con Gesu’….ci vogliono le “ raccomandazioni “!!!
Qualcuno “ ci scavalcherà “ perché il Regno è per questi “ segnalati “ per i quali è stato “ già preparato “.
Fine della storia.
Non si puo’ fare più nulla.
Aspetta, fratello, aspetta sorella.
Perdi un altro minuto e leggi i versetti successivi.
“ Voi sapete che coloro i quali sono considerati i governanti delle nazioni dominano su di esse e i loro capi le opprimono. Tra di voi, però, non è cosi’; ma chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti. Anche il figlio dell’uomo infatti non è venuto per farsi servire ma per servire e dare la propria vita in riscatto per MOLTI “.
Che significano queste parole?
Che forse…non tutto è perduto, che anche noi potremo essere tra coloro per i quali il Regno “ è stato preparato “.
Preparare non significa “ pre-destinare “, ma “ disporre qualcosa perchè sia pronta per un certo scopo “.
Qual è allora lo “ scopo “ del “ Regno “?
Quello di accogliere tutti coloro i quali “ desiderano “ la vita eterna e seguono la strada per arrivarci, che non è la “ Gloria “ a cui aspira il mondo, ma il “ servizio “.
Cristo, oggi, pertanto, non ci sta “ spaventando “ facendoci crede che i posti “ sono già assegnati “ ma ci sta invitando a “ cambiare rotta “, a “ convertire il pensiero “, a non anelare alla “ grandezza terrena “, che distrae, che ti porta a mettere solo te ed il tuo “ ben-avere “ al centro della tua esistenza, ma alla “ grandezza divina “, che è il servizio.
Cristo ti chiede di “ essere grande come è stato Lui grande “.
“ Anche il Figlio dell’Uomo non è venuto per farsi servire ma per servire e dare la vita in riscatto per molti “.
Se Cristo ha espresso la sua regalità nel servire, io, che sono cristiano, devo utilizzare la sua stessa strada, che è l’unica che mi consente di raggiungere lo “ scopo “, cioè la vita eterna.
Cristo ha servito fino alla fine, si è fatto innalzare sulla croce, che era il mezzo di supplizio destinato ai “ servi “.
La sua vita è stata “ donata “ in riscatto per MOLTI.
Attenzione a queste parole con cui si chiude il testo, perché ne consentono la piena comprensione.
Gesu’ ha dato la sua vita “ per MOLTI “, non “ per TUTTI “.
Significa non che ne ha esclusi alcuni ma che, con la sua morte, ha dato a tutti la possibilità di Salvezza ( cd. “ Salvezza oggettiva “ ), raggiungibile attraverso il proprio “ personale servizio “, ma, allo stesso tempo, ha lasciato tutti liberi di rifiutare questa Salvezza e di continuare ad anelare alla “ grandezza umana “.
Siamo tutti immensamente liberi di scegliere lo “ scopo “ della nostra esistenza: la “ Salvezza “, la “ Gloria “ di Cristo, raggiungibile attraverso il “ servizio “, o la “ effimera gloria umana “, raggiungibile attraverso l’ “ oppressione “.
Chiediamoci oggi qual è il nostro “ scopo “ e valutiamo seriamente se non è il caso di…cambiarlo.
Buona Domenica e buona riflessione a tutti.
A cura di Fabrizio Morello
Foto: mia.