“ I farisei uscirono e tennero consiglio contro Gesu’ per farlo morire “.
Ieri come oggi.
I “ farisei “ agiscono sempre allo stesso modo.
Non riescono a cogliere la novità del Vangelo, sono chiusi nei loro rituali e rifiutano l’ascolto.
Si rendono pero’ conto che Gesu’ e, oggi, chi testimonia Gesu’ con la sua esistenza, E’ PERICOLOSO perché mostra al mondo che è possibile vivere in in altro modo, è possibile non omologarsi alle logiche del potere ed essere liberi, testimoni di Giustizia, quella con la G maiuscola.
E allora non resta che fare una cosa: “ tenere consiglio per far morire Gesu’ e chi parla nel suo nome “.
TENERE CONSIGLIO
Addirittura ci si riunisce, si studia la migliore strategia per far fuori la “ voce fuori dal coro “, la “ voce “ che prova a “ ridare voce “ a tutti e a ciascuno indicando la via da seguire.
La morte del profeta viene vista come una liberazione, come una messa a tacere del disturbatore.
Ma è un illusione.
La Parola, il Verbo, è piu’ forte della morte.
Continueranno, anche in un mondo sempre più folle, sempre più accecato dal nulla, ad esserci profeti coraggiosi che porteranno innanzi l’annuncio di Gesu’, forti della sua Parola che dice: “ E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima; temete piuttosto colui che ha il potere di far perire e l’anima e il corpo nella Geenna. “ ( Mt 10,28 ).
Invito tutti oggi a rileggere più volte questo versetto del Vangelo di Matteo.
E’ il faro che ci deve orientare, che non deve farci temere di annunciare Cristo e la sua Parola ovunque, senza se e senza ma.
Il tutto senza temere perché, diversamente da come vuole farci credere il mondo, nessun uomo ha il potere di uccidere la nostra anima, che è ben più del nostro corpo.
Evangelizziamo allora senza paura, con modalità diverse da quelle del mondo ( “ senza gridare, senza urlare “ ) ma con calma, con convinzione, con gioia: è il modo per contribuire al trionfo della GIUSTIZIA DIVINA.
Buona giornata e buona riflessione a tutti.
A cura di Fabrizio Morello
Foto: mia.