Fabrizio Morello – Commento al Vangelo del giorno, 16 Novembre 2022

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“ Avevo paura di te, che sei un uomo severo.

Spesso anche noi siamo come il terzo servo citato dalla parabola odierna.

Abbiamo paura di Dio, pensando che sia un giudice severo, dinanzi al quale non si possa sbagliare per evitare di essere puniti.

E’ una concezione del cristianesimo purtroppo ancora molto radicata.

Ma un Dio che incute timore…non è il Dio di Gesu’ Cristo.

La paura è l’atteggiamento dello schiavo dinanzi al padrone, non del figlio dinanzi al Padre.

Con questa parabola Dio non vuole spaventarci ma, al contrario, darci un messaggio liberante: “ siamo figli e non schiavi “.

Il Figlio non ha paura del Padre, non deve nascondere cio’ che il Padre gli ha donato ma, “ per dare Gloria al Padre “, deve farlo fruttare.

Il nostro Dio preferisce figli che osano, anche rischiando di sbagliare, a figli che, ritenendosi schiavi, stanno fermi per paura.

La vita ci è stata donata per giocarcela, per fare meraviglie, non per tenerla, come il terzo servo, “  nascosta in un fazzoletto “.

Questa non è vita, ma è un’offesa alla vita.

E chi offende la vita è malvagio perché… ha sprecato un dono.

Animo quindi, impariamo, leggendo questo brano, ad osare.

Cosi’ ci vuole Cristo, coraggiosi, pronti a metterci in gioco.

Non spaventiamoci se, giocando, qualche volta, o tante, perdiamo.

Fa parte della partita, fa parte della vita.

Chi gioca puo’ vincere o perdere, ma puo’ dire di averci provato.

Chi non gioca per paura di perdere non ci avrà neppure provato e sarà ritenuto “ malvagio “ da Cristo.

Buona giornata e “ buona partita “ a tutti.

A cura di Fabrizio Morello

Foto: mia.